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Salerno: l’operazione dei Carabinieri contro il traffico di stupefacenti

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Salerno: l’operazione dei Carabinieri contro il traffico di stupefacenti

Questa mattina, presso la Procura della Repubblica di Salerno, sono stati resi noti i dettagli che hanno portato all’arresto di 18 persone per spaccio di stupefacenti. L’operazione, che ha visto coinvolti 200 militari, è cominciata alle prime luci del mattino

Continuano le operazioni dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno contro i gruppi criminali dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Questa mattina, presso la Procura della Repubblica, sono stati resi noti i particolari dell’operazione che ha portato all’arresto di 18 persone.

Per la maxi-operazione sono stati impengati 200 militari dell’Arma dei Carabinieri. Sono state arrestate 15 persone nel salernitano, 2 a Napoli ed un’altra a Cosenza. Per uno di questi, F.R., è stato riconosciuto anche l’aggravante di essere stato il promotore delle attività criminali. Per gli arresti sono state decisive le intercettazioni di alcuni indagati.

L’attività investigativa, cominciata nel 2013, cerca di porre freno all’attività dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Il Procuratore Lembo: “Continua l’attività investigativa delle Forze dell’Ordine nei confronti dei trafficanti di stupefacenti”

Le indagini che hanno portato all’arresto sono scaturite dopo un duplice tentato omicidio. L’attività investigativa ha portato alla scoperta di due gruppi criminali, facenti capo a B.R. e B.S. (quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine per reati di rapina). Nel corso delle indagini sono stati effettuati alcuni arresti in flagranza di reato.

Questa attività si è consumata in varie località della provincia di Salerno, soprattutto nella zona di Bellizzi, dove più effervescente è l’attività di spaccio, e più consolidati sono i legami con i centri di approvigionamento di sostanze stupefacenti come cocaina, eroina ed hashish”.

“Questa attività ha dimostarto ancora una volta i legami tra le attività criminali locali con le più grandi piazze di spaccio della provincia di Napoli come Secondigliano e Scampia. È un risultato venuto fuori da altre indagini. Questo fatto ha messo in evidenza l’orientamento da parte degli spacciatori di organizzarsi in un unico gruppo”.

Delle 18 persone arrestate, 13 si trovano attualmente in carcere, mentre le restanti 5 sono detenute ai domiciliari.

Il dott.Montemuro, direttore dell’attività investigativa, spiega l’importanza delle operazioni svolte nel salernitano

L’importanza dell’ indagine è data dalla possibilità che, attraverso questi anni di indagini, ha permesso di seguire l’evoluzione della criminalità organizzata salerntiana e della piana del Sele, non solo in ambito di spaccio, ma anche in materia di contrasti interni alle varie compagini”.

“Abbiamo assistito al passaggio del capo promotore B.R., dalla vecchia affiliazione al clan Pecoraro al ruolo di referente dei fratelli Bisogno. Abbiamo assistito alla formazione di una vera e propria cupola: B.R.è stato in  rado di consolidare intorno a se tutti i riferimenti a partire da Dragonea, a Napoli“.