Lo sfogo di Emilio Leone, il padre di Matteo morto sul lavoro presso il porto di Salerno, a margine di un convegno organizzato dalla Filt Cgil nazionale

“Il porto di Salerno è una sedia elettrica…”. Lo ha ripetuto più volte Emilio Leone, padre di Matteo, il 34enne morto in un incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 26 maggio nello scalo commerciale di Salerno.

Secondo quanto riporta il quotidiano La Città, lo sfogo del signor Leone arriva a margine di un convegno organizzato dalla Filt Cgil nazionale su “Salute e sicurezza nei porti”, con gli interventi del sindaco, Enzo Napoli, del presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, del segretario generale della Filt Salerno, Gerardo Arpino, di Chiara Mancini e Amedeo D’Alessio, della Filt nazionale e del segretario nazionale Filt-Cgil, Natale Colombo.

“Non voglio fare polemica – ha precisato il sig. Leone – ma quando si va a lavorare non si può correre il rischio di non tornare più a casa, perché ci si deve guardare le spalle. Non siamo in guerra”.