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Salerno, l’appello di Fials: “A rischio rinnovo CCNL dirigenza medica e veterinaria”

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Salerno, l’appello di Fials: “A rischio rinnovo CCNL dirigenza medica e veterinaria”

Si allontana sempre di più il rinnovo del contratto di lavoro nazionale della dirigenza medica e veterinaria, l’allarme di Mario Polichetti della Fials provinciale. “A Salerno la situazione è critica”

“Il voto politico è stato per l’ennesima volta vanificato dalla nomina di un primo ministro tecnico gradito alla Germania ed ai poteri forti ed ai signori dello spread. In questo panorama si allontana sempre di più il rinnovo del contratto di lavoro nazionale della dirigenza medica e veterinaria. A Salerno la situazione è critica”.

Così Mario Polichetti, dirigente provinciale della Fials Salerno, denuncia la situazione di stallo per i tanti professionisti che operano nel comprensorio.

“Lo hanno già spiegato i vertici della Fials nazionale dopo il voto del 4 marzo: nessuno può mettere in discussione il diritto ad aumenti stipendiali di pari entità a quanto percentualmente riconosciuto al personale degli altri settori della dirigenza della Pubblica amministrazione e ai medici convenzionati per i quali, proprio in questi mesi, si sono concluse positivamente le trattative per il rinnovo delle convenzioni. Se l’Aran non riceverà precise indicazioni in merito all’inserimento nel computo complessivo della massa salariale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del valore della indennità di esclusività di rapporto col Servizio sanitario nazionale, gli stipendi dei medici sarebbero rivalutati solo del 2,9% determinando una palese ed inaccettabile sperequazione tra professionisti che operano per lo stesso datore di lavoro. Alimentando quella frustrazione dei dipendenti pubblici e la frattura con le istituzioni che si è riversata nel voto del 4 marzo. A Salerno tanti colleghi sono in difficoltà bisogna fare presto”.

Polichetti, dunque, chiede tempi brevi su una vicenda che si trascina dal 2010 e che deve essere sanata per dare via libera al contratto di 140.000 dirigenti che attendono.

“Serve mettere fine a politiche di tagli e penalizzazioni per la sanità pubblica ed i suoi professionisti. Tuttavia, manca la volontà politica”.