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Salerno, droga dall’Albania all’Italia: 43 arresti in tutta la regione

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Salerno, droga dall’Albania all’Italia: 43 arresti in tutta la regione

Salerno, droga dall’Albania all’Italia: 43 arresti su tutto il territorio nazionale grazie alla collaborazione con le autorità albanesi

Salerno, la scorsa notte in Albania ed in Italia il Centro Operativo Direzione Distrettuale di Bari, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, i Centri e le Sezioni Operative D.I.A. di Roma, Napoli, Reggio Calabria, Catania, Lecce, Catanzaro, Salerno e Bologna, ma anche dell’Interpol, dell’Ufficio di Collegamento Interforze di Tirana e della Polizia Albanese, nell’ambito dell’operazione Shefi condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, ha eseguito una misura cautelare personale nei confronti di almeno 43 persone accusate di traffico internazionale di grandi quantitativi di stupefacenti.

Secondo quanto riportato da Salernotoday, i provvedimenti sono scaturiti al termine di indagini effettuate dal Centro Operativo D.I.A. di Bari, tra maggio 2016 e gennaio 2017, che hanno consentito di raccogliere diversi indizi di colpevolezza a carico di persone, sia italiane che albanesi, appartenenti a due potenti e distinte organizzazioni criminali che operano a Bari e nella provincia, con ramificazioni anche in Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo. Le indagini hanno permesso di accertare che entrambe le organizzazioni criminali avevano interessi in Italia con analoghe organizzazioni pugliesi.  Sono quindi stati sequestrati oltre 2300 chilogrammi di droga tra marijuana, cocaina ed eroina sottraendo alle associazioni criminali proventi per almeno 15 milioni di euro per un totale di circa 7milioni di dosi singole ricavabili dallo spaccio al dettaglio.

Gli investigatori della DIA hanno monitorato l’approvvigionamento avvenuto in Albania, il trasporto avvenuto via mare, lo sbarco avvenuto in sinergia con le organizzazioni criminali pugliesi, i depositi situati nel comune di Bari e in provincia; il trasporto sull’asse “Puglia-territorio nazionale” effettuato dai corrieri italiani via terra con veicoli staffetta. La DIA ha individuato un cittadino albese responsabile di un deposito per lo stoccaggio dello stupefacente. L’uomo era considerato al vertice di una delle due organizzazioni criminali e in grado di avvalersi di pluripregiudicati italiani, alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso, impiegati come custodi e corrieri all’ingrosso dello stupefacente proveniente dall’Albania. Le indagini effettuate tramite intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese, servizi di osservazione, pedinamento e controllo, hanno permesso anche l’arresto di Polignano a due scafisti provenienti dall’Albania con oltre una tonnellata di stupefacente, di fermare a Bari Carrassi un corriere italiano con oltre mille chili di marijuana sbarcata poco prima a Torre a Mare dall’Albania e di intercettare in autostrada a Gottaminarda ed a Vasto due corrieri italiani con 13 chili di stupefacente destinato a Salerno e a Tortoreto.

Il Giudice per le Indagini Preliminari Roberto ha evidenziato come la disponibilità e l’importazione di grandi quantitativi di sostanza stupefacente denotasse l’inserimento dei personaggi coinvolti nei reati in contesti associativi di primissimo spessore. Si tratta quindi di professionisti del traffico di stupefacente. I provvedimenti cautelari nei confronti di 20 italiani, 21 albanesi e 2 rumeni sono stati eseguiti in Albania (in esecuzione di un mandato d’arresto internazionale) e nelle province di Bari, Brindisi, Potenza, Bologna, Salerno, Ragusa e Teramo.