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Salerno, domenica 13 Ottobre “Giornate FAI” a Paestum

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Salerno, domenica 13 Ottobre “Giornate FAI” a Paestum
foto: pixabay

Tornano le Giornate FAI d’Autunno. Quest’anno per Salerno è stato scelto lo straordinario scenario del Parco Archeologico di Paestum

Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.

A Salerno l’evento si realizzerà domenica 13 ottobre ed avrà come ambientazione lo straordinario scenario del Parco Archeologico di Paestum.

Dalla collaborazione con il Direttore Gabriel Zuchtriegel, il Gruppo FAI Giovani di Salerno, con la partecipazione della Delegazione FAI di Salerno, ha realizzato un itinerario dal titolo “Paestum, l’inedito all’ombra dei templi: Porta Sirena, Torre 28, Porta Giustizia e Santuario di Santa Venera“. Lo scopo dell’evento è quello di raccogliere iscrizioni e contributi per la missione del FAI, per questo motivo i volontari del FAI a partire dalle 8:30 accoglieranno i visitatori in quattro straordinari luoghi dell’area archeologica, non pienamente valorizzati: la Porta Sirena (vicino alla stazione ferroviaria di Paestum), la Torre 28, il Santuario di Santa Venera e la Porta Giustizia, e attraverso la collaborazione degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Statale “Alfonso Gatto” di Agropoli (SA) li illustreranno.

Il Direttore Zuchtriegel ha voluto concedere la gratuità dell’ingresso nell’area archeologica e nel museo ai visitatori che in occasione della manifestazione FAI avranno lasciato un contributo alla Fondazione. Tale iniziativa del Direttore del Parco Archeologico di Paestum, presa nell’ambito dei poteri di autonomia riconosciuti dalla riforma Franceschini,  rappresenta un esempio  illuminato di best practice di collaborazione tra pubblico e privato, che trova nella valorizzazione del patrimonio culturale e del territorio un obiettivo comune su cui fondare una collaborazione che si traduce in benefici per la collettività.