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Salerno, al Teatro delle Arti va di scena “Cenerentola”

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Salerno, al Teatro delle Arti va di scena “Cenerentola”

Appuntamento il prossimo 12 Gennaio al Teatro delle Arti con lo spettacolo di “Cenerentola”, rivolto a tutta la famiglia e soprattutto ai più piccoli

Dopo il grande successo della IV edizione di Fiabe per Luci d’Artista la Compagnia dell’Arte “torna a casa” per riprendere il filo, al Teatro delle Arti, di C’era una Volta 8, gli appuntamenti con il family show in programma fino ad aprile sempre di domenica. Per l’occasione il foyer è pronto a trasformarsi in un luogo incantato, in cui maghi e folletti, principi e regine accoglieranno il pubblico per traghettarli nel magico mondo della fiaba. Musiche ad affetto, costumi e sorrisi sgargianti la squadra di attori e ballerini accompagnerà così le famiglie in platea.

Qui, domenica 12 gennaio andrà in scena Cenerentola. La favola immortale della principessa per eccellenza e delle sue scarpette di cristallo sarà la protagonista assoluta di un family show in cui l’estro e la fantasia del regista Antonello Ronga contribuiscono a “svecchiare” il racconto con contaminazioni musicali e coreografiche davvero originali.

Una messa in scena per tutta la famiglia, che mira a restituire a piccoli e grandi la forza di continuare a credere nei propri sogni, a non arrendersi nonostante le avversità della vita e di non smettere mai di sperare che “il sogno realtà diverrà”. Un momento magico che riesce, ancora e sempre, a creare quel suggestivo rapporto simpatetico tra attori e pubblico, che palpita di un solo battito, respira da una sola pancia, ride di un unico grande sorriso.

In scena Alessandro Musto, Vincenzo Triggiano, Mauro Collina, Valentina Tortora, Fortuna Capasso (che cura anche le coreografie del corpo di ballo di Pina Testa con Davide Raimondo) Massimiliano Palumbo, Francesco Maria Sommaripa, Maria Caiafa. Special guest Renata Tafuri nei panni della matrigna. Le scene sono della Bottega San Lazzaro.

Ad interpretare Cenerentola sarà invece Emanuela Emma Tondini, 30 anni, la metà vissuti a teatro. La sua passione nasce sulle tavole del palcoscenico della sua parrocchia, poi le prime rappresentazioni, gli stage, i grandi ruoli. All’attivo, oltre ad un laboratorio di teatro dell’Università degli Studi di Salerno con Renato Carpentieri, ci sono diverse collaborazioni con Ernesto Lama e il debutto, due anni fa, come unica attrice donna nella compagnia di Nando Paone e Peppe Barra nel Don Chisciotte della Pignasecca. Sogna il grande palcoscenico e i ruoli da cattiva.

«Vorrei interpretare ruoli più spregiudicatiraccontama la mia fisionomia e la voce non me lo consentono. Con Cenerentola però tenterò di percorrere una strada diversa, raccontando una fanciulla più matura e non la classica ragazzina innamorata. In lei ho aggiunto il sogno del grande amore sì ma anche la sua emancipazione come donna»

Sinossi – Una storia che affonda le radici nel meridione dell’Italia, proprio nella provincia dell’agro nocerino sarnese del seicento, dove una fiaba tramandata oralmente raccontava di una povera fanciulla orfana, ridotta in schiavitù da una matrigna cattiva e da sei perfide sorellastre. Una ragazza dal cuore buono, costretta a dormire accanto alla cenere del fuoco, come una gatta, al punto da essere chiamata da tutti “Gatta Cenerentola”. Ma come in tutte le fiabe che si rispettano, la bontà d’animo e la purezza dei sentimenti di questa giovane verranno ripagati e premiati da “un monacello” che le regalerà un bellissimo vestito da sera, un paio di orecchini di brillanti e le scarpette d’oro per andare al ballo del re, l’evento mondano del regno. Poi l’incontro con il principe, l’amore, l’incantesimo, la ricerca spasmodica di quell’unica fanciulla che potrà indossare la scarpetta e le nozze. Una storia semplicissima ma molto commovente, un “cunto” di Giovan Battista Basile che in Francia affascinerà Charles Perrault, che deciderà di riscriverla e ribattezzarla (solo) Cenerentola.