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Salernitana Ternana, cinque cose che ho visto

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Salernitana Ternana, cinque cose che ho visto

Salernitana Ternana, vittoria segnata dalla paura dopo una partenza shock. Quattro reti in rimonta e qualche convinzione in più. Sì alla difesa a 4 e alle 3 punte

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Salernitana Ternana

[dropcap]1[/dropcap] Paura di vincere vs paura di perdere  

Aria tesa e paura di vincere hanno segnato la prima mezz’ora, con una Salernitana timorosa che buca spesso l’ultimo passaggio e manca di equilibrio in fase difensiva e i rossoverdi già in vantaggio di due reti al 28’. Quattro minuti dopo la rete di Falletti, la scossa col gol di Perico e poi a prevalere è la paura di perdere, accompagnata da un pizzico di fortuna (ogni tanto…). L’espulsione di Meccariello e la bellissima punizione di Coda danno fiducia e coraggio alla Salernitana che, dopo un mese, raccoglie una vittoria importantissima.

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L’esultanza di Vitale dopo il rigore segnato

[dropcap]2[/dropcap] L’angolo del Mister

Questa Salernitana ha una duttilità ampia. Solo ieri, con gli stessi uomini, i Granata hanno cambiato almeno tre moduli. È un bene di certo ma diventa un limite quando la squadra ha bisogno di indossare un vestito, di partire da un’identità ben precisa. Mister Sannino sta lavorando per questo ed è chiaro che l’esplosione di Improta ha fatto saltare il banco degli schemi. Da spettatore, due cose mi sono parse evidenti: bisogna insistere sulla difesa a 4 innanzitutto per rodarla e per dare un diverso equilibrio alla squadra e quindi maggiore spinta e soluzioni offensive; il Mister è stato bravo a non scomporsi nel momento peggiore e a non esaltarsi a rimonta avvenuta. Sono certo che al minuto 28 gran parte degli spettatori immaginavano Sannino con la valigia pronta…

[dropcap]3[/dropcap] Tutti all’attacco

Maggiore spinta e soluzioni offensive dicevo. Sedici gol totali, di cui 1/4 solo ieri, su 14 partite totali. Non un grande score per la Salernitana che potrebbe e dovrebbe trovare la via del gol più frequentemente. La soluzione? È banale dirlo ma più uomini d’attacco danno alla Salernitana una mentalità diversa. Nessuno meglio di Sannino sa quanto la squadra possa reggere un’atteggiamento più offensivo, questione di equilibrio ovviamente; ma avere in campo insieme Improta, Rosina, Donnarumma e Coda è una possibilità che pochi si possono permettere.

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La rete del 4-2 di Rosina

[dropcap]4 [/dropcap]Lo sfortunato Donnarumma

Il biondo attaccante è croce e delizia, in attesa che esploda e conquisti definitivamente una maglia da titolare. Perché? Perché ha caratteristiche uniche, che fanno comodo al gioco di squadra e ai compagni di reparto. L’anno scorso, di questi tempi, Donnarumma si sbloccò con una doppietta a Latina. Ci auguriamo che novembre porti più fortuna ad Alfredo, sfortunato ieri e col Pisa (due gol annullati che avrebbero sbloccato il risultato e donato maggiore fiducia a lui e alla Salernitana…), per non parlare dei diversi legni colpiti. Questa Salernitana ha bisogno del miglior Donnarumma.

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La punizione del pari di Massimo Coda

[dropcap]5[/dropcap] Il migliore e il peggiore

Non sono mai stato un grande estimatore di Massimo Coda, non me ne voglia. Ma non si possono non riconoscere la determinazione e i miglioramenti del centravanti granata. Ieri non solo un gran gol ma anche tanto lavoro e sostanza, oltre alla responsabilità di calciare una punizione importante e decisiva per la vittoria. Per chi scrive, Coda ha bisogno di giocare con un’attaccante vicino che lo faccia sentire meno solo, con cui condividere battaglie nell’area di rigore avversaria. Un passo indietro in Salernitana Ternana, invece, per Della Rocca, una prestazione incolore caratterizzata da numerosi palloni persi, tra cui quello che ha favorito la rete di Falletti. Solo una battuta d’arresto, ne sono certo, per il forte centrocampista brindisino, imprescindibile elemento nello scacchiere di Mister Sannino. [ads2]

Foto : U.S. Salernitana, Photo Ianuale