La Salernitana non è immune al coronavirus. Anche Marco Mezzaroma ha avallato il discorso del premier: “Ora anche il calcio deve fermarsi”
Salernitana e coronavirus. Anche il patron granata, Marco Mezzaroma, ha espresso il suo parere riguardo all’emergenza che sta piegando l’Italia intera.
Il premier Conte, nel discorso di ieri, ha espresso chiaramente la situazione difficile del nostro paese e anche lo sport è tenuto a rispettare regole rigide. In un’intervista rilasciata alle colonne de Il Mattino, Mezzaroma ha parlato di come la Salernitana, costretta a non giocare, vivrà questo momento. Dalle sue parole emerge sicuramente tutta la condivisione sulle scelte di Conte: “Aspettiamo di leggere il provvedimento con i suoi parametri, mi pare di capire che la sospensione sia fino al 3 aprile. Se l’ha detto il Presidente del Consiglio, sarà così e ci fermeremo. Oggi c’è il consiglio federale e aspetteremo le determinazioni degli organismi istituzionali preposti e sovraordinati alla Lega. Venerdì mattina ci riuniremo in assemblea con gli altri presidenti e decideremo se riprendere come da calendario, recuperando in coda queste due partite, oppure di far slittare le giornate e ricominciare dalla 29ma.”
La salute, anche quella degli atleti, in quanto bene primario deve essere tutelata nonostante i danni che ci saranno non giocando: “Speriamo che questa emergenza finisca il prima possibile e col minor impatto. Dopodiché ci siederemo a tavolino e faremo il calcolo dei danni che credo saranno ingentissimi non solo per il calcio, ma per tutto il Paese. Anzi, il mondo. Guardiamo alle borse che sono crollate: siamo in guerra, mi rendo conto che è un’espressione forte, ma girando per strada ce ne rendiamo conto”.
L’atmosfera è surreale e Marco Mezzaroma sembra preoccuparsi di tutto il sistema in grave difficoltà e dello star bene dei suoi: “Nessuno dei presidenti sta pensando a casa propria, ognuno bada al sistema in grave difficoltà. Sarebbe opportuno che tutti avessimo questo tipo di atteggiamento responsabile. Tengo a chiarire che in questo momento le urgenze del paese sono altre. Ho sentito Ventura per chiedergli come si sentisse. Mi ha detto che è in ripresa. In relazione agli sviluppi delle prossime ore, ci sarà da organizzarsi anche a livello di lavoro sul campo. Stop anche agli allenamenti? Vedremo. Siamo tutti in una situazione particolare. C’è bisogno che ognuno pensi a cosa è bene per il sistema e non per se stessi. I sacrifici dobbiamo farli tutti”