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Roccapiemonte, fermati i presunti genitori del neonato trovato morto

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Roccapiemonte, fermati i presunti genitori del neonato trovato morto

Roccapiemonte, il neonato trovato morto in una siepe potrebbe essere stato lasciato lì dai suoi genitori. La coppia rischia l’accusata di omicidio

Ritrovato con il cordone ombelicale ancora attaccato, il neonato sarebbe morto a poche ore dalla nascita. In seguito al ritrovamento del corpicino, in una siepe che delimita un parco residenziale di via Roma, nel comune di Roccapiemonte, sono subito partite le indagini, coordinate dalla procura di Nocera Inferiore e delegate ai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino.

I militari dell’Arma hanno ascoltato il residente della zona che ha ritrovato il neonato tra le piante. In seguito sono partiti interrogatori rivolti a diversi condomini residenti nella zona del ritrovamento. Ancora da accertare le cause della morte: da un primo esame del piccolo, sarebbe emersa una ferita all’altezza della testa, le cui cause sono ancora sconosciute. Esse potranno essere chiarite solo in seguito all’autopsia, che verrà eseguita a breve all’obitorio dellospedale Umberto I di Nocera Inferiore.  Nel corso delle indagini, andate avanti tutta la notte, i carabinieri hanno poi sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio una coppia: marito e moglie (probabilmente i genitori del bambino)rispettivamente di 47 e 42 anni, residenti nelle palazzine al civico 234 di via Roma come riportato da La Città.

Il messaggio del Vescovo Mons. Giuseppe Giudice

S. E. Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera Inf.-Sarno, ha così espresso il proprio cordoglio per quanto avvenuto: Orrore e pietà sono i sentimenti che, stamattina, albergano nel cuore del Vescovo, della Chiesa diocesana, e di innumerevoli onesti dinanzi alla morte di un infante, appena partorito e gettato via. Orrore per un atto inconsulto, dettato forse da ignoranza, paura e solitudine. Pietà per una vita recisa, come un fiore ancora in boccio in un’aiuola. Orrore e pietà!

Mentre si discute e si rende più facile e sempre più privata la soppressione della vita, noi facciamo appello al senso di umanità, al senso stesso della vita, e ci rivolgiamo a tutti gli uomini e alle donne che ancora pensano ed amano: Rispettate la vita! Dio, Amante della vita, ha voluto abitare il grembo di una donna – la Vergine santa – per ricordare a tutti che la vita è un dono sempre e mai può essere soppresso. Nonostante le tante correnti culturali, noi annunciamo ancora con gioia che la vita è sacra e non può essere toccata!

E ricordiamo agli impauriti e sprovveduti che oggi, per legge, si può partorire presso i nostri nosocomi, rimanendo nell’anonimato e rispettando la volontà delle persone. Ed ancora ricordiamo che, per un atto di pietà, si possono lasciare gli infanti – novelli Marcellini – presso le nostre case religiose e le nostre parrocchie. Quante coppie oggi vorrebbero un bambino e, per tanti motivi, non possono e soffrono nel sentire che la vita è gettata tra i rifiuti”.