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Rinvio a giudizio per Pietro Bottiglieri, l’autista che travolse e uccise Francesca Bilotti

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Rinvio a giudizio per Pietro Bottiglieri, l’autista che travolse e uccise Francesca Bilotti
Terminal Unisa

Rinvio a giudizio per Pietro Bottiglieri, l’autista della Sita che travolse la studentessa Francesca Bilotti la mattina del 24 novembre 2014

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Rinvio a giudizio e conclusione delle indagini per Pietro Bottiglieri, l’autista che travolse e uccise la giovane studentessa Francesca Bilotti all’Università degli studi di Salerno. Ripercorriamo brevemente i fatti. La mattina del 24 novembre 2014 Francesca giunse a Fisciano accompagnata dal fidanzato e, una volta scesa dell’auto, entrando nel terminal, fu travolta dal bus della Sita. Non fu difficile ricostruire la dinamica grazie ai video delle telecamere che ripresero la drammatica scena. L’autista era in coda a un altro bus e attendeva non avendo spazio per proseguire la corsa. Appena ebbe la strada libera l’autista proseguì con una manovra a sinistra travolgendo e schiacciando Francesca che proprio in quel momento si accingeva a passare.

rinvio a giudizioLa morte della giovane studentessa sconvolse l’intera comunità universitaria e in particolare il rettore Aurelio Tommasetti il quale dichiarò l’intenzione della costituzione come parte civile dell’Ateneo durante il processo.

Tra gli interventi previsti nel piano di investimenti sulla sicurezza c’è anche la costruzione di zone pedonali per garantire il passaggio tra le varie pensiline dei Bus all’interno del terminal.

Come scrive Il Corriere del Mezzogiorno l’uomo ha ricevuto il rinvio a giudizio contestualmente alla conclusione delle indagini; durante il processo dovrà rispondere all’accusa di omicidio colposo. Amedeo Sessa, il pm della procura di Nocera Inferiore, titolare dell’inchiesta, ha analizzato passo dopo passo la consulenza di Alessio Bertini, ingegnere della motorizzazione civile del capoluogo, il qualche ha riscostruito la dinamica  dell’incidente. Secondo l’accusa l’autista sarebbe stato in grado di accorgersi che in quel momento stava transitando una persona; in più la studentessa era libera di accedere a piedi all’interno del terminal bus  dato che nessun cartello lo vietava e la segnaletica indicava chiaramente l’uscita pedonale.

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Giornalista pubblicista, collaboro dal 2015 con le testate zon.it e zerottonove.it in qualità di responsabile di redazione. Ho conseguito la laurea magistrale in filosofia politica discutendo una tesi dal titolo "identità ebraica, male totalitario e giudizio nel pensiero politico di Hannah Arendt", con votazione 110 e lode. Sono attratta dal mondo della comunicazione, dai suoi diversi linguaggi e dalle nuove tecnologie d'informazione. Interessata alla politica, l'attualità e al cinema in generale. Nello specifico il cinema d'autore degli anni cinquanta, sessanta e settanta.