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Battipaglia, riesumata la salma di Maria Rosaria Santese

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Battipaglia, riesumata la salma di Maria Rosaria Santese

E’ stata riesumata la salma di Maria Rosaria Santese, la ventenne di Battipaglia deceduta dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale

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A due settimane dal tragico incidente stradale in Via Cupa Filette che ha visto coinvolta Maria Rosaria Santese, la ventenne di Battipaglia figlia del noto imprenditore Renato, è stata riesumata, nelle ultime ore,  la salma della ragazza, che era stata sepolta al cimitero di Battipaglia.

La decisione – riferisce “Il Mattino” – è stata presa dal sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, Elena Cosentino, che coordina le indagini relative all’incidente stradale.

Ieri, intanto, è stata effettuata l’autopsia all’obitorio dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia.

L’obiettivo degli inquirenti è cercare di stabilire esattamente le cause del decesso di Maria Rosaria Santese.

La giovane battipagliese, infatti, ha perso la vita lo scorso 19 maggio mentre era in sella alla sua Vespa; l’impatto micidiale con un suv, un Tiguan Volkswagen condotto da una donna 46enne – anche lei di Battipaglia – le fu fatale.

Maria Rosaria non ebbe scampo e morì pochi attimi dopo lo scontro.

Alla donna a bordo del suv, indagata per omicidio colposo, è stata ritirata immediatamente la patente da parte degli agenti della Polizia Municipale, agli ordini del tenente colonnello Gerardo Iuliano.

Le indagini

Sempre stando a quanto riferisce il quotidiano “Il Mattino”, gli inquirenti attendono ora i risultati dell’autopsia al fine di far chiarezza sulle cause del decesso della ventenne.

Nel frattempo, gli investigatori sono a lavoro sui tabulati telefonici dacché è necessario appurare l’eventuale utilizzo dei cellulari da parte delle due donne coinvolte nell’incidente mortale al momento dello scontro.

Infine, la Polizia Municipale ha – nei giorni scorsi – acquisito un filmato realizzato dalle telecamere posizionante dinnanzi ad una abitazione di Via Cupa Filette che avrebbero ripreso l’incidente mortale avvenuto lungo una strada strettissima e che, sino a qualche anno fa, era percorribile in un solo senso di marcia.

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