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Si apre la prima Rassegna Nazionale dei Dialetti ad Eboli

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Si apre la prima Rassegna Nazionale dei Dialetti ad Eboli

Da sabato 18 a martedì 21 marzo, il Centro Culturale Studi Storici, con il patrocinio del Comune di Eboli ed in collaborazione con l’Associazione Molise 2000 e Borghi d’Eccellenza, presenta la prima edizione della Rassegna Nazionale dei Dialetti

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Si apre la prima Rassegna Nazionale dei Dialetti ad Eboli. La manifestazione è stata presentata questa mattina nell’aula consiliare, alla presenza degli organizzatori e dell’Amministrazione comunale di Eboli. Si tratta di una rassegna che è un vero e proprio scambio culturale allargato a più territori, che ha portato alla realizzazione di un’autentica rete tra Comuni ed a contatti istituzionali territoriali.

Si apre la prima Rassegna Nazionale dei Dialetti ad Eboli«Un’iniziativa unicaha detto il sindaco, Massimo Cariellorealizzata da riferimenti culturali storici del nostro territorio come Peppe Barra e Filomena Domini e grazie al prezioso coordinamento assicurato da Vito Leso con Weboli, il sito culturale della città di Eboli. Un’iniziativa che coinvolge le scuole e che non poteva non avere il supporto pieno dell’Amministrazione comunale, non a caso più assessorati sono vicini all’organizzazione. Un appuntamento non solo culturale, perché il patto di gemellaggio che avremo tra sette Comuni indica anche la volontà di creare una rete territoriale che servirà alla crescita del territorio».

Filomena Domini, tra i principali organizzatori, ha spiegato: «Il dialetto è la lingua del cuore e della tradizione e per questo potremmo individuare tratti comuni tra comuntà e territori diversi. Partiamo con uno scambio culturale e teatrale tra Eboli e San Govanni Rotondo, con le scolaresche che si scambiano testi teatrali e mettono in scena le opere. Puntiamo ad una mappatura dei dialetti ed all’individuazione di radici comuni».

Nell’ambito della manifestazione ci sarà anche il cosiddetto “Falò della poesia”, a Santa Cecilia. «Mi piacerebbe che Eboli diventasse la città della poesia – ha rivelato il presidente del Centro Culturale, Peppe Barra – A Santa Cecilia, intorno al falò, abbiamo voluto la declamazione di poesie, un modo per avvicinarsi a quest’arte».

Significativo il coinvolgimento delle scuole, come spiega l’assessore Angela Lamonica: «Lo scambio culturale tra le scuole assicura la crescita delle future generazioni. Oggi più che mai è importante recuperare le tradizioni, per evitare che vadano disperse».

PROGRAMMA

Sabato 18 marzo / Teatrino Salita Ripa:

– Ore 18.00 Presentazione della rassegna e saluti delle autorità;

– Ore 19.00 spettacolo ’Na notta a munte Calve della compagnia teatrale “Artisti di Provincia” di San Giovanni Rotondo (FG): commedia in tre atti di F.P. Fiorentino; regia di Lio Fiorentino;

musiche originali del M° G. Fiorentino; scenografie di Edo Design.

Domenica 19 marzo / Centro Spartacus c/o località Santa Cecilia:

Ore 19.00 Il Falò della Poesia nell’ambito della manifestazione “I Fucanoli di San Giuseppe”:

– Esibizione di Francesco Scarselli, campione del mondo di organetto;

– Performance artistica di messier David, busker;

– Ospite: Edoardo Siravo, attore.

Lunedì 20 marzo / Chiesa di San Nicola de Schola Graeca: 

Ore 18.30 Presentazione e declamazione di poesie in vernacolo

Martedì 21 marzo / Giornata Mondiale della Poesia indetta dal Club UNESCO:

– Ore 09.30 “Il Giardino della Poesia” presso il giardino antistante l’I.C. Matteo Ripa.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).