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Rapinatore seriale di prostitute a Pontecagnano: ecco come adescava le vittime

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Rapinatore seriale di prostitute a Pontecagnano: ecco come adescava le vittime

Tra i reati commessi dal rapinatore seriale di Eboli: rapina, violenza sessuale, porto e detenzione in luogo pubblico di arma da sparo

[ads1] Nel pomeriggio di ieri, 11 maggio, la Squadra Mobile, sezione anti rapina, ha arrestato un rapinatore seriale, Bennici Fabio, ventiseienne originario di Eboli, specializzato nell’individuare le sue vittime tra le prostitute della zona litoranea in località Pontecagnano.

L’arresto è stato effettuato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Salerno dottoressa Emiliana D’Ascoli, su richiesta del Sostituto Procuratore dott.ssa Francesca Fittipaldi.

rapinatore seriale
Fonte Foto Strettoweb

I reati contestati al predetto Bennici da parte della Procura della Repubblica di Salerno sono stati rapina, violenza sessuale, porto e detenzione in luogo pubblico di arma da sparo.

Le indagini avviate dalla Squadra Mobile di Salerno, coordinata dalla Procura della Repubblica salernitana, sono state avviate allorché nel corso di specifici servizi investigativi tesi al contrasto dello sfruttamento prostituzione sul litorale, gli investigatori della Squadra Mobile hanno raccolto quattro denunce di altrettante prostitute dell’est europa che hanno raccontato di essere state rapinate e violentate da un ragazzo italiano.

Tutte le vittime hanno descritto la stessa dinamica dei fatti. Bennici, presentandosi come cliente, gli si è avvicinato con la scusa di richiedere una prestazione sessuale, per poi minacciarle, proferendo la frase “se non vieni con me ti sparo”, brandendo una pistola se non avessero acconsentito alle richieste dell’uomo, tra cui anche la consegna del denaro in loro possesso ed il telefono cellulare.

Le indagini della Squadra Mobile sono arrivate ad una svolta allorchè le vittime hanno dichiarato di ricordare che il rapinatore violentatore avesse dei tratti estremamente caratteristici; ovvero un piercing sul sopracciglio destro ed un tatuaggio sulle dita delle mani riproducente la seguente parola “che aveva a che fare con l’amore”.

Inoltre, una volta sottratto ad una delle vittime il telefono, Bennici ha commesso l’imprudenza di riutilizzare l’apparato telefonico con un’altra scheda. Circostanza quest’ultima che ha permesso di risalire all’identità del rapinatore seriale arrestato ieri sebbene alla vista degli investigatori della Squadra Mobile abbia tentato inutilmente di dileguarsi dandosi alla fuga.

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