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Protesta dell’Avvocatura italiana: “Uniti in difesa dei cittadini”

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Protesta dell’Avvocatura italiana: “Uniti in difesa dei cittadini”

Grande partecipazione ieri a Roma alla manifestazione di protesta dell’Avvocatura italiana.

Circa diecimila gli avvocati che, giunti da ogni parte d’Italia, si sono riversati nella Capitale per esprimere il proprio disappunto e lo sdegno per le scelte della politica in tema di giustizia: scelte che rischiano di penalizzare soprattutto i cittadini che vogliono far valere i propri diritti.

Anche l’Avvocatura salernitana non ha fatto mancare il proprio sostegno all’iniziativa di protesta. Dal capoluogo di provincia campano è giunta sino a Roma una folta delegazione di legali, capitanata dall’immarcescibile Presidente del Consiglio dell’Ordine, l’Avvocato Americo Montera, e supportata dalla Sezione di Salerno dell’Aiga con il Presidente, l’Avvocato Giovanni Balbi, e dall’Agas dell’Avvocato Fabio Moliterno.

Presenti all’appuntamento anche gli Avvocati salernitani Luca Monaco e Antonella Mastrolia nell’insolita veste di manifestanti, “armati” di un simbolico cappio, oltre che di bandiera e volantini di protesta.

Protesta

Secondo il giovane penalista Monaco: “I tre giorni di astensione e la relativa protesta nella Capitale erano un atto dovuto per tutelare non sono la nostra categoria, da troppo tempo bistratta e umiliata dalle istituzioni, ma anche per difendere il sacrosanto diritto del cittadino a una giustizia accessibile”.

Infatti, prosegue l’agguerritissima collega Mastrolia: “Siamo arrivati all’assurdo che per richiedere e ottenere le motivazioni di una sentenza sarà necessario pagare. Se un cittadino decide di fare appello avverso una sentenza a lui sfavorevole dovrà pagare allo Stato il 50% in più che in primo grado. Questi sono solo due esempi delle tante scelte scellerate che il Governo sta mettendo a punto e che stanno tramutando la giustizia in un privilegio per ricchi contro il dettato costituzionale. Inoltre – conclude l’Avvocato Mastrolia – quanto più è reso oneroso l’accesso alla giustizia, tanto più il cittadino sarà scoraggiato nel far valere i propri diritti e ciò costituisce un grave vulnus per uno Stato fondato sul diritto”.