![Progetto Sprar per migranti, Agropoli aderisce Progetto Sprar per migranti, Agropoli aderisce](https://www.zerottonove.it/wp-content/uploads/2017/02/C_2_articolo_3010748_upiFoto1F-768x432.jpg)
Progetto Sprar, sistema di protezione per i richiedenti asilo. Agropoli aderisce al progetto presentato in Prefettura il 25 gennaio scorso
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Agropoli pronta ad ospitare i migranti con la partecipazione al progetto Sprar. Il comune cilentano ha sciolto gli indugi e aderisce al progetto Sprar. Il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati, non è altro che un modello di gestione per le attuali emergenze dei migranti. Soprattutto con un occhio di riguardo alle grandi concentrazioni in poche aree geografiche.
L’accordo tra Anci e Ministero dell’Interno prevede la creazione di centri di seconda accoglienza che gestiranno i migranti sul territorio. Vi è anche una clausola di salvaguardia che prevede il limite di accoglienza pari a 2,5 migranti ogni mille abitanti. Il progetto sarà interamente finanziato con i fondi statali.
L’intento degli amministratori del comune agropolese è quello di limitare e tenere sotto controllo l’arrivo indiscriminato di profughi.
Ma non solo Agropoli aderisce al progetto, altre località cilentane non hanno fatto mancare il proprio sostegno![Progetto](http://www.zerottonove.it/wp-content/uploads/sites/8/sites/8/2017/02/migrantia-1.jpg)
Cicerale, Orria, Torchiara, Moio della Civitella, Ottati, Novi Velia. In quest’ultimo comune si è anche svolto un incontro tra l’amministrazione comunale e la popolazione. Il motivo era spiegare le ragioni dell’adesione e le modalità di accoglienza.
Altri centri invece non hanno aderito. È il caso, ad esempio di Ceraso, Casal Velino e Castellabate. Il sindaco del comune di “Benvenuti al Sud”, Costabile Spinelli, ha escluso categoricamente l’arrivo di immigrati sui territori: “La loro presenza – aveva spiegato – andrebbe a pregiudicare la sicurezza pubblica ed altri problemi del quotidiano”.
Uno degli aspetti positivi nei comuni aderenti all’iniziativa è che non ci saranno le convenzioni firmate da strutture private. Il numero limitato di migranti permetterà una maggiore gestione del problema senza far nascere difficoltà di integrazione o di disagio sociale.
Nella località cilentana già è presente una struttura ricettiva, dove sono allocati diversi immigrati. Il loro arrivo non mancò di suscitare qualche polemica, soprattutto nella zona della struttura sita in prossimità della periferica località Mattine.
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