A Sarno si è tenuto il convegno di presentazione per il Progetto “Facciamola in modo speciale. L’alternanza scuola – lavoro” sulla disabilità

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Ieri pomeriggio presso il Centro Sociale di Sarno si è tenuto il convegno di presentazione per il Progetto “Facciamola in modo speciale. L’alternanza scuola – lavoro” sulla disabilità.

Si tratta di un Progetto Pilota elaborato dalla Residenza Lars, struttura socio – riabilitativa ed assistenziale, che punta a rivoluzionare il concetto di tutorato. L’obiettivo è creare una nuova frontiera di arricchimento e di abbattimento dei pregiudizi sulle diverse abilità.

Il Progetto infatti prevede che siano i ragazzi con abilità speciali e sindrome di Down a fare da tutor agli studenti in un percorso di scuola, formazione, istruzione e di avvio al lavoro. Una grande opportunità per lasciarsi arricchire dalle reciproche diversità che non sono limiti, ma spunti di crescita. L’iniziativa punta ad eliminare gli ostacoli che si possono incontrare in un confronto, spesso, costellato da molti pregiudizi.

Il Progetto “Facciamola in modo speciale. L’alternanza scuola – lavoro” è inoltre il primo nella Regione Campania a creare questo particolare tirocinio formativo.

Il Sindaco di Sarno e Presidente della Provincia di Salerno, il Dottore Giuseppe Canfora, ha esordito ringraziando tutti i presenti fra cui il Sindaco di Angri, di San Valentino Torio e di Striano. Canfora ha anche dichiarato che “Questo progetto è una piccolissima ma significativa esperienza” e che il Centro Lars è “un vanto per l’intero Agro Nocerino – Sarnese“.

Il Professore Vincenzo Salerno, nonché Assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche sociali, ha sottolineato che: “Non è possibile pensare alle Politiche sociali senza il coinvolgimento diretto della scuola e della formazione“.

La Dottoressa Santa Celentano, Psicologa e Psicoterapeuta presso il Centro di Riabilitazione Juventus e il Centro Lars, ha tenuto un’interessante lezione su come il concetto di disabilità sia cambiato negli anni, descrivendo anche le varie fasi della crescita in una persona affetta da sindrome di Down. La Dottoressa ha illustrato il Progetto dello scorso anno “Diversamente Expo” durante il quale è stata valorizzata la dieta mediterranea e l’integrazione dei diversamente abili. I giovani partecipanti hanno seguito dei corsi di formazione e poi hanno messo in pratica gli insegnamenti acquisti, immedesimandosi come chef.

Alla fine del convegno c’è stata un’emozionante esibizione di alcuni ragazzi che hanno danzato in coppia sul palco, accompagnati da decine di palloncini bianchi che il pubblico ha fatto ondeggiare a tempo di musica.

“La disabilità non costituisce la totalità della persona“.