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Progetto Living Laboratory for Sustainability@Unisa: Giornata della sostenibilità

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Progetto Living Laboratory for Sustainability@Unisa: Giornata della sostenibilità

Si è tenuta questa mattina, mercoledì 21 maggio 2014 alle ore 9.00, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Salerno, la Giornata della Sostenibilità organizzata nell’ambito del progetto Living Laboratory for Sustainability@Unisa

Il progetto Living Laboratory for Sustainability@Unisa è stato selezionato come finalista per l’attribuzione dell’International Sustainable Campus Excellence Awards, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà presso la Harvard University il 3 giugno 2014.

[ads2]La conferenza si è aperta con i saluti di benvenuto del Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Aurelio Tommasetti, che ha sottolineato fin da subito l’importanza e la necessità di investire nella ricerca per la sostenibilità. “La realizzabilità passa attraverso l’operosità”, ha dichiarato Tommasetti, creando una rete di collaborazioni che coinvolgano non solo i protagonisti in prima linea del progetto, ma anche e soprattutto i 40’000 studenti del Campus di Fisciano, che ne rappresentano la vera forza.

Gli interventi di Guido Arzano, Presidente della Camera di Commercio di Salerno e del Dott. De Nicola, hanno ribadito l’importanza di creare una sinergia fra il mondo delle imprese e quello della formazione universitaria, in modo da foggiare eccellenze da utilizzare nel mondo lavorativo. Nonostante la crisi, le imprese hanno molta voglia di fare, e hanno bisogno della collaborazione degli studenti per portare avanti il progetto e diffonderlo a livello nazionale, fino a colmare il gap esistente con i campus stranieri più evoluti. L’Unisa ha tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa e sviluppare la sensibilità in tema ambientale, sociale ed economico, confrontandosi con il territorio di riferimento.

sostenibilità

Sia la Prof.ssa Malandrino, che il Prof. Spagnuolo si sono infatti impegnati per istituire degli insegnamenti legati alla sostenibilità all’interno dei corsi di studio. Economia, farmacia, giurisprudenza ed ingegneria, sono le facoltà che hanno già adottato questa didattica innovativa, per poter poi sfruttare questo sapere nel campo imprenditoriale.

Il Prof. Lucio Ippolito ha poi presentato la genesi del “Living Laboratory for Sustainability@Unisa”, partito dalla Scuola Medica Salernitana, “per non dimenticare chi siamo”. Le iniziative legate alla sostenibilità nel Campus devono passare attraverso tre processi fondamentali: la formazione, la protezione e la valorizzazione dell’ambiente e l’uso razionale delle risorse. E’ importante non solo valorizzare l’Università attraverso nuove proposte, ma anche segnalare le insostenibilità al suo interno (soprattutto quelle dei diversamente abili).

Fondamentale anche la collaborazione con Legambiente, rappresentata oggi dal presidente della Campania Michele Buonomo, che ha espresso la voglia di dare un contributo concreto per rendere più sostenibile non solo il Campus, ma anche il territorio e la società, indirizzando meglio le risorse ed evitando gli sprechi. L’Università deve riuscire ad aprirsi all’esterno, offrendo opportunità che riducano la perdita di fiducia e la fuga dei cervelli.

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La Prof.ssa Negri, invece, nel suo intervento, ha illustrato tutte le tappe storiche del concetto di sviluppo sostenibile, a partire dalla Conferenza di Stoccolma del 1972, passando per il Rapporto di Brundtland (nel quale fu ufficializzata la prima definizione sulla sostenibilità), fino al confronto fra la Conferenza ONU a Rio de Janeiro del 1992 e quella del 2012. Il Prof. Belgiorno, partendo proprio dall’evoluzione del concetto di sostenibilità nel corso del tempo, in termini di miglioramento della qualità della vita, ha poi illustrato l‘innovazione tecnologica per la sostenibilità del ciclo integrato delle acque.

Gianluca Basile, Dirigente dell’Area VI, ha invece proposto vari esempi di sviluppo sostenibile all’interno dei campus di Fisciano e Baronissi, mentre Marta Mango, in quanto Presidente del Consiglio degli Studenti, ha dedicato il suo intervento alle idee degli e per gli studenti. Infine, Virginia Zambrano, Presidente della Fondazione Universitaria, ha esposto le politiche di sostenibilità e il ruolo strategico della Fondazione Universitaria in questo progetto.

Il Dott. Ciro Romaniello, che ha portato i saluti di Domenico Apicella, Presidente dell’A.Di.S.U. Salerno, ha parlato, insieme al Prof. Mario Capunzo, Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, di alimentazione sana e sostenibile, personalizzando il discorso sulle necessità degli studenti, che ha favorito con la creazione reparti appositi in mensa, diete vegetariane e menu integrati di ingredienti per tutelare la salute e il rispetto di altre religioni. “Noi siamo quello che mangiamo, nel bene e nel male”, ha affermato Capunzo, per porre l’attenzione sull’importanza dell’alimentazione da diversi punti di vista, soprattutto in rapporto al territorio in cui viviamo.

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Insomma, promuovere la sostenibilità all’interno dell’ateneo salernitano, è un progetto che sta vedendo una crescente diffusione d’iniziative tese all’integrazione del tema nei percorsi formativi, nella ricerca, nella gestione amministrativa e nell’impegno di tutta la comunità sia all’interno che al di là delle università. L’Università, come luogo di educazione e formazione, può e deve essere un importante soggetto promotore di progetti, strategie e azioni coerenti con il concetto di “sviluppo sostenibile”.

L’Università degli Studi di Salerno ha dimostrato di poter sviluppare le sue capacità in questa direzione, partecipando ai più prestigiosi network internazionali che riuniscono le diverse istituzioni impegnate nella promozione e nella diffusione della cultura della sostenibilità. All’evento di questa mattina hanno concesso il loro contributo scientifico anche la Princeton University e il Massachusetts Institute of Technology.