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Ad Agropoli il primo soccorso si fa in bici

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Ad Agropoli il primo soccorso si fa in bici

Squadre della locale Croce Rossa di Agropoli saranno impiegate in bici per prestare primo soccorso nelle aree pedonali e di maggiore afflusso

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Primo soccorso all’avanguardia in Campania e soprattutto nelle zone costiere. Con un mix di tecniche, vecchie e nuove: la bicicletta e il defibrillatore. Lo scopo è quello di prestare il primo soccorso ai cittadini e ai turisti colti da malore. La novità è quella di intervenire con rapidità nelle aree urbane pedonali ad alta densità commerciale o a ridosso degli stabilimenti balneari.

Ad Agropoli il primo soccorso si fa in biciSpesso si verificano incidenti che non richiedono il trasporto in ospedale. In altre circostanze invece la gravità delle condizioni dell’infortunato richiede un provvidenziale intervento di personale qualificato ed abilitato al soccorso. Sia nell’uno che nell’altro caso è utile un servizio che utilizzi mezzi agili come le biciclette. Ad esempio laddove non necessita l’ambulanza ma comunque un soccorso adeguato. Oppure dove, ad esempio l’alta concentrazione di pedoni, potrebbe ritardare l’arrivo dell’ambulanza.

La presidentessa della Croce Rossa Italiana di Agropoli, dottoressa Gianna Infante, spiega l’iniziativa.  «Avremo quattro biciclette, suddivise in due squadre, sul territorio cittadino. Ogni squadra è attrezzata per il primo soccorso ed è dotata di un DAE – Defibrillatore Automatico Esterno. Saremo presenti in strada – ha concluso – nelle ore più calde della giornata, pattugliando le zone a più alta densità di presenze. Il vantaggio sarà quello di intervenire in tempi più rapidi, soprattutto in questo periodo di maggiore affluenza e traffico, al fine di prestare tempestivi soccorsi sia lungo le spiagge, sia nel contesto urbano».

Le squadre degli operatori della Croce Rossa di Agropoli saranno impiegati quindi su due ruote in aree e periodi con maggiore afflusso di cittadini e turisti. L’obiettivo delle squadre è quello di stabilire un contatto diretto e qualificato con l’infortunato. Inoltre, se necessita, allertare gli altri organi competenti per la buona riuscita del soccorso, così da avere un triage più accurato e di conseguenza collaborare alla eventuale urgenza dei soccorsi.

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