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Presepe di Sabbia, l’arcivescovo Bellandi benedice la IV edizione

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Presepe di Sabbia, l’arcivescovo Bellandi benedice la IV edizione

Presepe di Sabbia, l’arcivescovo della diocesi di Salerno Andrea Bellandi benedirà la IV edizione sabato 21 dicembre alle ore 16:00

È giunta alla completezza la mostra “Presepe Campano del ‘700”, l’edizione 2019 del Presepe di Sabbia- Alternativity organizzato dalla Compagnia della Sabbia con il patrocinio del Comune di Salerno e fruibile fino al 12 gennaio 2020 in via Alvarez (Lungomare tra il Teatro Pasolini e la spiaggia di Santa Teresa).

Sarà Sua Eccellenza Mons. Andrea Bellandi, arcivescovo della diocesi di Salerno – Campagna – Acerno a benedire la IV edizione del Presepe di Sabbia sabato 21 dicembre alle ore 16.

Per l’occasione saranno presenti anche gli assessori comunali Dario Loffredo, Antonia Willburger. Dopo la prima fase di creazione delle opere – un “work in progress” durante il quale ai gentili colleghi della stampa e a una porzione di pubblico è stato concesso di osservare gli artisti a lavoro – il presepe è giunto a completezza e si prepara ad accogliere il pubblico delle Luci d’Artista, arricchendo di fatto il cartellone di eventi culturali ed artistici del periodo natalizio in città.

Centoquaranta tonnellate di sabbia plasmata secondo la genialità di quattro scultori internazionali, tra i più quotati del settore – Aaron Ojeda (Spagna), Jennifer Padrón (Spagna), Vadim Bandarets (Bielorussia) e Paulo Quaresma (Portogallo) – chiamati a raccontare la tradizione presepiale campana, con ispirazione all’estetica dell’artigianato di San Gregorio Armeno contaminato da elementi tipici di Salerno, come il Castello di Arechi che si staglia all’orizzonte alle spalle dei re Magi.

Una lavandaia intenta a immergere i panni nella fonte dà il benvenuto, con il suo sguardo, al visitatore per condurlo in un percorso espositivo fatto di scenari realistici, in cui la sabbia emula legno e pietre per dar vita a monumentali volumi abitati da pastori e donzelle fasciati in abiti settecenteschi. Una passeggiata che culmina alla scena centrale della natività riproposta con profonda umanità e grande bellezza.