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Presentato il “Rapporto Italiani nel Mondo 2013”

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Presentato il “Rapporto Italiani nel Mondo 2013”

Giovedì 3 ottobre 2013 a Roma presso l’auditorium “V. Bachelet” (in via Aurelia n°481 – Palazzo Carpegna) è stato presentato l’ottavo “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes: l’unico Rapporto sull’emigrazione italiana nel mondo.

I migranti italiani di oggi e del passato sono al centro del Rapporto. Coloro che possiedono la cittadinanza e il passaporto italiano ma vivono fuori dai confini nazionali, coloro che votano dall’estero, quelli che nascono all’estero da cittadini italiani, quelli che riacquistano la cittadinanza, coloro che si spostano per studio o formazione, coloro che vanno fuori dall’Italia per sfuggire alla disoccupazione o perché inseguono un sogno professionale. Il Rapporto si concentra sulle storie di queste persone che costituiscono gli odierni grandi numeri di questo nuovo fenomeno.

La dott.ssa Tiziana Grassi, moderatrice dell’incontro, dopo il saluto e l’introduzione del Presidente della Fondazione Migrantes Mons. Francesco Montenegro, passa la parola al Direttore Generale della Fondazione, nonché Coordinatore scientifico del Rapporto, Mons. Gian Carlo Perego. La relazione introduttiva sottolinea come questa pubblicazione sia uno strumento culturale che, la Fondazione ed i tantissimi professionisti che hanno contribuito alle diverse fasi di ricerca, mettono al servizio della società.

Tra gli altri interventi, il prof. Massimo Vedovelli, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, evidenzia l’importanza del rapporto tra lingua e cultura, come i processi di globalizzazione abbiano innescato contaminazioni sociolinguistiche che stanno riconfigurando l’assetto dell’intero mondo, ma soprattutto le relazioni che instauriamo con l’altro.

La dott.ssa Ilaria Del Bianco, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, ha parlato del ruolo dell’associazionismo nella costruzione dell’identità dei migranti.Le realtà associative spesso accompagnano lo sviluppo individuale e professionale di chi si muove per scelta o perché si trova obbligato. Aiuta a riconnettere relazioni e a sviluppare idee creative, fondamentali per il benessere di ogni persona”.

Le conclusioni e i saluti istituzionali sono lasciati all’Ambasciatrice Cristina Ravaglia, Direttore Generale per gli italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, e al Senatore Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le questioni degli Italiani all’estero. Entrambi hanno enfatizzato l’urgenza del dover ripensare al ruolo dell’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) guardando le peculiarità che caratterizzano la nuova mobilità, come ad esempio il caso eclatante del voto negato ai borsisti Erasmus nel 2012.

Usando le parole del Senatore Micheloni, la necessità emersa dallo studio sembra essere “il bisogno di conciliare integrazione e origine, senza nostalgia”. Le diverse condizioni dei figli di prima, seconda e terza generazione ci fanno capire come la voglia di scoprire il proprio passato di questi ultimi, aiuti tale tipo di processo.

Durante la presentazione sono stati ricordati gli apprezzamenti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Papa Francesco per l’iniziativa, il volume e l’impegno profuso da tante persone a sostegno della figura del migrante.

Il Rapporto si concentra anche su figure della Chiesa del passato, legate alla mobilità italiana, descrivendole e attualizzandole, dando modo così al lettore di sentirne la modernità e la vitalità. Nel 2013 l’attenzione è posta su Santa Francesca Saveria Cabrini, una Santa moderna e prima Santa statunitense, per la capacità di diffondere la secolarizzazione tra gli emigranti, per uno stile nuovo di evangelizzazione in emigrazione, per la valorizzazione della comunicazione a tutela dei diritti dei migranti e contro ogni discriminazione, per la libertà nell’amministrazione dei beni a favore dei poveri emigranti. E ancora la figura di Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che ha iniziato il suo ministero negli anni Settanta tra gli emigranti italiani in Germania.

Secondo il Rapporto Italiani nel Mondo 2013, a gennaio di quest’anno i cittadini italiani iscritti all’AIRE, residenti fuori dei confini nazionali sono 4.341.156, il 7,3% dei circa sessanta milioni d’italiani residenti in Italia.

L’aumento, in valore assoluto, rispetto al 2012 è di 132.179 iscrizioni, pari a +3,1%.

Dall’Italia dunque non solo si emigra ancora, ma si registra un aumento nelle partenze che impone nuovi interrogativi e nuovi impegni.

Per approfondire: www.migrantes.it