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Pontecagnano, show del Sindaco di Avellino: parla il Sindaco Lanzara

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Pontecagnano, show del Sindaco di Avellino: parla il Sindaco Lanzara
Foto da Facebook

Il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara si è espresso in merito al teatrino svolto dal Sindaco di Avellino ieri sera in via De Conciliis

Il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara ha espresso la propria opinione in maniera chiara e determinata circa quanto avvenuto ieri sera nella città di Avellino.

Il Sindaco Festa ha coinvolto la movida avellinese in via De Conciliis incitando a cori da stadio contro la città di Salerno e contro il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Ecco le parole del Sindaco di Pontecagnano Faiano:

Scene pietose, misere, insopportabili.
Questo sindaco canta come un capo ultras, disprezzando le regole che lui non solo dovrebbe rispettare ma è tenuto a far rispettare alla sua comunità. Lo fa in piena emergenza sanitaria, proprio mentre l’Italia intera cerca la strada per lasciarsi alle spalle una pandemia mondiale, nel timore di una seconda devastante ondata di contagi.
Non mi piace questa storia, sono arrabbiato per le vittime, le loro famiglie, per chi coscienziosamente rispetta le regole, per le attività commerciali e tutte le P.Iva che chiedono solamente di ripartire al più presto. Questa storia proprio non mi piace così come non mi piace questo sindaco che non ha alcun rispetto per tutti noi.
Un sindaco avrebbe il dovere morale di dare l’esempio, dovrebbe indicare la strada, dovrebbe rappresentare lo Stato, un sindaco è un sindaco, non un capo ultras.”
Ed effettivamente, il Sindaco di Pontecagnano Faiano esprime un doveroso dissenso nei confronti di chi amministra la propria città nella totale mancanza di rispetto di norme che sanciscono la responsabilità in periodi di emergenze sanitarie, come questa dovuta al Covid-19.
Il Primo cittadino Lanzara conclude:
“Mi auguro che arrivi una lezione esemplare dal governo nazionale e regionale, altrimenti valuterò nelle prossime ore se sarà necessario firmare una ordinanza che limiti la mobilità verso Avellino perché non consentiró a nessuno di mettere a rischio la mia comunità.”