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Pontecagnano, fermati lavori all’ex-Spineta. Patrimonio edilizio in pericolo

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Pontecagnano, fermati lavori all’ex-Spineta. Patrimonio edilizio in pericolo

Fermati i lavori di abbattimento della ciminiera dell’ex-spineta di via Budetti a Pontecagnano Faiano: parlano Sinistra Italiana e Amici di Beppe Grillo

 “L’abbattimento parziale del camino nell’ex area industriale Spineta ripropone con forza la scarsa attenzione che l’Amministrazione Comunale (attuale e passata) e della Soprindendenza per il patrimonio edilizio storico del nostro territorio.”- ecco quanto affermato da Sinistra Italiana di Pontecagnano Faiano.

L’accaduto risale ai giorni scorsi quando alcuni residenti di via Budetti hanno denunciato la presenza di un cantiere durante l’emergenza Covid-19. La questione pare però essere più ampia. Si tratta, infatti, di una serie di lavori di riqualifica del territorio ai danni di una struttura che segna il tratto storico-industriale della città.

Il patrimonio edilizio della città di Pontecagnano Faiano sembra essere minacciato dalle attività di miglioramento e adeguamento di alcuni edifici dismessi. Ecco per cui ad accogliere l’appello dei cittadini vi sono numerosi gruppi politici e non, di rappresentanza della cittadinanza.

Nei giorni scorsi abbiamo scoperto con sommo sgomento che una ciminiera, che per ottant’anni ha caratterizzato il panorama urbano della nostra città, è stata oggetto di un abbattimento, anche se parziale-Afferma il gruppo politico Amici di Beppe Grillo.Il Consigliere Regionale Michele Cammarano, da sempre vicino al nostro gruppo, si è subito attivato per comprendere fino in fondo con gli uffici preposti della Soprintendenza, cosa sia realmente accaduto e dove ci sia stato il cortocircuito che ha permesso questo attentato alla storia.

Gli interrogativi, rivolti all’Amministrazione, restano sicuramente numerosi da parte di un gran numero di cittadini di Pontecagnano Faiano. Innanzi tutto se l’abbattimento era stato consentito dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e quindi avallato dalla Soprintendenza e quali siano state le motivazioni per cui si è proceduto alla parziale demolizione considerato che le attività edili non urgenti erano state sospese col DPCM del 22 marzo 2020.