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Polemica Baronissiadi Siniscalco: “Non mi dimetto”

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Polemica Baronissiadi Siniscalco: “Non mi dimetto”

Il consigliere  in una nota diffusa agli organi di stampa: “L’Allegria, ad alcuni, scandalizza”.

Continua senza fine la polemica sulle “Baronissiadi” organizzate a Baronissi. A prendere la parola questa volta è il consigliere Siniscalco che in una nota diffusa agli organi di stampa risponde alla richiesta di dimissioni presentata dalla minoranza.

“Comunicati stampa su quotidiani e pagine web, dichiarazione pubblicate su social network, manifesti affissi sulle mura della nostra città: “Scandalo Baronissiadi”. Sono rermini gravi e ed offensivi, che hanno ferito il mio orgoglio e la mia dignità”.

“L’effetto da sortire sarebbe stata la mia dimissione? Certo-continua il consigliere nella nota- leggere quelle parole mi ha profondamente deluso, ma leggerne la firma, mi ha sottilmente soddisfatto”.

“Una volgare diatriba, fatta con tanto accanimento è la palese dimostrazione dell’invidia e della preoccupazione che suscita un giovane consigliere e il suo gruppo di collaboratori,  per il profuso impegno nel sociale e soprattutto per l’apprezzamento ricevuto”.

“L’insolito interesse  ed entusiasmo, mostrato da ogni fascia di età della popolazione per l’iniziativa, è la dimostrazione di una organizzazione che, con umiltà e semplicità, è capace sia di captare  le esigenze, ma soprattutto di soddisfarle concretamente”.

“Chi ci riesce va apprezzato e rispettato, chi non né è capace abbia abbastanza maturità almeno per  tacere!”

“Non mi dimetto perché i miei obbiettivi non si concludono con questa bella esperienza estiva, che ha visto sorridere una intera cittadinanza, ma continuano con un progetto di cambiamento che ho avviato da anni e che non si fermerà  a seguito di qualche chiacchiera da bar passata come intimidazione pubblica”.

“Rispedisco quindi al mittente ogni illazione infondata e continuo con l’entusiasmo e la passione di sempre; caratteristiche invidiate anche da chi, anzichè condividerle perché comune denominatore dell’animo giovane, ha preferito prestare il nome alle insinuazioni e alle polemiche di qualcuno che non ha voluto comparire, a differenza di chi ne ha pubblicamente apprezzato l’utilità e sottolineato l’onestà”.

“Ogni gruppo di uomini, e soprattutto  quelli impegnati nella politica, ritrova nuova forza e compattezza anche attraverso le incomprensioni, facendo convivere equilibratamente i diversi punti di vista, pur di perseguire l’obbiettivo comune e non quello individuale.
Questo è ciò che, con giudizio e raffinatezza, mi sento, in ultimo,di affermare, per chiudere definitivamente ogni assurda o ironica affermazione e rinviare l’inizio delle nuove attività al periodo che seguirà i giorni di ferie estive”.

“Inviterei, appunto, anche i miei cari accusatori, di godere di questi pochi giorni di riposo in modo tale da riuscire ad essere più attivi e concreti per il prossimo inverno, augurandogli di“fare” e non  “disfare” !”