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Piscina comunale cavese, nuove dichiarazioni sul caso

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Piscina comunale cavese, nuove dichiarazioni sul caso

Piscina comunale cavese, le polemiche continuano e intanto si aspetta l’incontro col sindaco per la chiusura della fase istruttoria dell’indagine condotta dalla Commissione Consiliare Controllo e Garanzia

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La piscina comunale di Cava de’ Tirreni in via Palumbo è da anni al centro di numerose polemiche a causa del debito che la struttura deve al Comune supera i 500 mila euro.  L’ex sindaco Marco Galdi ha protocollato la richiesta di convocazione del consiglio comunale in merito al caso, mentre il 15 piscinadicembre è previsto l’incontro col sindaco Servalli e si chiude anche la fase istruttoria dell’indagine condotta dalla Commissione Consiliare Controllo e Garanzia presieduta dallo stesso Galdi.

Il presidente dell’opposizione scongiura la chiusura della struttura definendola una “gestione fallimentare”, ma non tutti i componenti della minoranza sono d’accordo, Clelia Ferrara e Renato Aliberti, in alcune testate, dichiarano:

” La piscina comunale di Cava de’Tirreni non va chiusa. Dobbiamo pensare innanzitutto alle tante famiglie a i tanti bambini che la frequentano e che non potranno più usufruire della struttura. A chi, come il consigliere Galdi, pensa solo a trovare appigli per denigrare altre forze politiche, diciamo che bisogna mettere da parte la politica. Pensiamo di più alla nostra città e soprattutto difendiamo i nostri concittadini”. 

piscinaIl consigliere d’opposizione Massimiliano De Matteo invita alla riservatezza prima di una decisione definitiva sul caso:
“Il sottoscritto nella sua qualità di componente della commissione controllo e garanzia tiene a sottolineare che: in merito ai vari comunicati stampa ed interviste rilasciate sull’impianto comunale in oggetto, vorrei solo rappresentare ai colleghi consiglieri e al Sindaco che, nel rispetto del ruolo di sindacato ispettivo e di controllo demandato dal Consiglio Comunale alla preposta commissione consiliare, sia quantomeno inopportuno e non rispettoso nei confronti dei componenti della commissione rilasciare dichiarazioni e/o rappresentazioni non complete della articolata vicenda sminuendo un lavoro capillare e impegnativo svolto con rigore e professionalità da tutti i componenti.

Oltretutto, al di là delle valutazioni e/o scelte che l’Amministrazione vuole adottare, alcune dichiarazioni lasciano trapelare messaggi assolutamente allarmistici che non corrispondono alle risultanze della Commissione Consiliare ma sembrano frutto di un superficiale approfondimento dei fatti. Pertanto vorrei invitare il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia e tutti i Consiglieri Comunali, nel rispetto di tutte le parti eventualmente interessate dai vari argomenti oggetto dell’attività di controllo della preposta Commissione, a garantire quel minimo di discrezione e riservatezza dei lavori consiliari quantomeno fino al completamento degli stessi.”

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