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Piano evacuazione Vesuvio, De Luca invia un ultimatum ai comuni

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Piano evacuazione Vesuvio, De Luca invia un ultimatum ai comuni

Piano Evacuazione Vesuvio: è stato presentato dal governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, e dalla Protezione Civile, il nuovo piano di evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio 

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Piano Evacuazione Vesuvio: sono stati ribaditi gli accoppiamenti con le regioni gemellate, specificati i collegamenti da utilizzare (non solo autostrade, ma anche gli scali portuali di Napoli, Castellammare di Stabia e Salerno). C’è intesa con molte protezioni civili dei luoghi ospitanti, ma mancano i piani individuali dei comuni.

De Luca ha inviato un ultimatum agli amministratori locali perché si decidano a predisporre un piano di evacuazione con le relative aree in cui saranno radunate le persone in attesa del trasferimento.

piano evacuazioneI comuni della zona rossa sono 25 ( Boscoreale , Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, Sant’Anastasia, San Gennaro Vesuviano, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, San Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase, Scafati, Napoli (per parte di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio), Nola (in parte), Pomigliano d’Arco (per l’enclave nel territorio di Sant’Anastasia), i residenti da trasferire circa 670.000, il tempo di allontanamento massimo è di 72 ore.

Non va sottovalutata la fascia dei comuni di Cava De’ Tirreni, Angri, Mercato San Severino e molti comuni della zona che rientrano nella zona gialla di rischio, che contraddistingue le zone a rischio di ricaduta di ceneri e di lapilli provenienti da possibili eruzioni.

Ancora da attuare l’individuazione di 21 Gate di accesso alla rete stradale primaria, in modo da assegnare ciascun Comune ad un Gate; individuare 16 aree di incontro complessive, di cui 8 per allontanamento assistito, 7 per allontanamento con modalità individuale ed 1 promiscuo. Verifica d’impegno della capacità stradale; stima del numero di corse bus (4.365/giorno) e del numero di corse ferroviarie.

Piani di evacuazione comunale

La maggior parte lo ha già fatto, ma entro la fine del mese di ottobre tutti i 25 Comuni compresi nella “zona rossa” del Vesuvio si impegnano a definire e comunicare alla Regione Campania il piano comunale di protezione civile e individuando con priorità le “aree di attesa” dalle quali, in caso di eruzione del Vesuvio, verranno trasferiti.

Prima di illustrare il piano,  insieme al Capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, è stato decisivo l’incontro con i sindaci dell’area vesuviana per fissare questa scadenza. Nei 25 Comuni dell’ area vesuviana compresi nel piano di emergenza, tra i quali figura anche Napoli, vi sono 672 mila residenti, con oltre 375 mila auto immatricolate.

In programma, la messa a punto del piano di evacuazione nell’arco delle 72 ore, 500 pullman e 220 treni, e  le “aree di incontro” per l’allontanamento dei cittadini nelle regione “gemellate” nell’ambito del Piano della Protezione civile nazionale.

Contemporaneamente, visto che da agosto di quest’anno anche l’area Flegrea è compresa nell’ambito delle zone rosse, si definisce anche il piano di evacuazione dei sette Comuni interessati ai campi Flegrei. Un numero minore di residenti interessati ma anche in quel caso verrà eseguito lo stesso schema.

Per quanto riguarda il Vesuvio, dalle cifre e dai numeri sembra di stare di fronte ad un problema di dimensioni gigantesche ma è doveroso attrezzarsi per essere all’avanguardia come regione ed erogare finanziamenti dando priorità ai comuni della zona rossa. Inutile creare allarmismi. Oggi non abbiamo problemi particolari ma abbiamo l’obbligo di prepararci.

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