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“Otto anni fa era domani”, mostra a Palazzo Fruscione di Maurizio Savini

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“Otto anni fa era domani”, mostra a Palazzo Fruscione di Maurizio Savini

“Otto anni fa era domani” Dal 15 Dicembre al 27 Gennaio. Sette settimane di talk, reading, proiezione e concerti

Salerno– E’ stata presentata oggi, presso la Sala Giunta del Comune di Salerno, la conferenza stampa di presentazione della mostra “Otto anni fa era domani”.

All’incontro sono intervenuti l’Assessore Dario Loffredo, il Presidente dell’Associazione Tempi Moderni Marco Russo ed il direttore scientifico Alfonso Amendola.

“Molte delle realizzazioni che verranno esposte a Palazzo Fruscione a partire dal 15 Dicembre 2018, sono opere esclusive – Sottolinea il Presidente dell’Associazione Tempi Moderni, Marco Russo- Abbiamo realizzato una grande rete che possa rendere tutti protagonisti. L’idea è quella di creare un ambiente all’interno del quale potersi raccontare e confrontarsi attraverso le arti del cinema, della musica e dell’arte contemporanea.”

Otto anni fa era domani è tra gli eventi più importanti in quest’edizione di Luci D’artista- rimarca L’Assessore LoffredoQueste iniziative sono fondamentali per accrescere l’interesse dell’arte in tutte le sue forme. Un evento dal valore inestimabile, un motivo d’orgoglio e di vanto per l’intera città”.

La mostra

Per Maurizio Savini, artista romano classe ’61, la pasta ricavata dall’albero di sapodilla non è solo un chewing gum. La gomma da masticare, dall’inconfondibile colore rosa, diventa il punto di partenza delle sue opere che vanno lette come la cartina di tornasole del cambiamento epocale della società globalizzata, in particolare del neocapitalismo.

L’arte per Savini va intesa anche come un modo per interpretare il senso stesso della contemporaneità. E cosi nel riprendere il filo della memoria, dal 15 dicembre al 27 Dicembre 2019 nelle stanze di Palazzo Fruscione a Salerno sarà raccolto un corpus  delle opere provenienti dalla Galleria Mucciaccia di Roma e dallo studio dello stesso artista.

In parte sarà una retrospettiva ed in parte rappresenterà quel nuovo punto di partenza che ritrae il mondo con i toni del flou.

La mostra è organizzata dall’Associazione “Tempi Moderni”, presieduta da Marco Russo, nell’ambito della III Edizione di “Racconti del Contemporaneo”, un progetto che nasce dall’idea di trasformare lo storico palazzo della città di Salerno in un luogo d’incontro dedicato alle innovazioni artistiche e culturali.

Il tutto in un particolare periodo dell’anno per Salerno, il mese di Dicembre: mentre la città si riveste di luce con le policrome installazioni en plein air, il centro storico- che verrà raccontato con visite guidate domenicali- si arricchisce di una mostra dal respiro internazionale e che sarà affiancata da un fitto programma di eventi ispirati all’immaginario di Savini.

Il Programma

Sette settimane ove si alterneranno talk, seminari, workshop d’artista, proiezioni audiovisive e incontri musicali. In occasione del ventennale dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, l’11 Gennaio 2019 ci sarà un concerto (che gode del patrocinio morale della Fondazione De Andrè Onlus) con Michele Ascolese, storico chitarrista del grande poeta e cantautore, Carlo Ghirardato, uno dei suoi interpreti più fedeli e raffinati e il violinista Domenico Ingenito.

In esposizione a Salerno vi sarà anche l’opera “La Sindorme di Pilato” che esprime con tenerezza la durezza della società. Concetto che ritroviamo anche in “Zar”, scultura di 89x89x125. “Ombra e luce cadono insieme” (120x120x100), “Corona” (140x135x55), “D.N.A.” (60x60x120), “Takfir” (200×120) e “The last supper” (160x150x55) sono solo alcune delle opere in mostra a Salerno, città scelta dall’artista allievo di Gianni Dessì per proporre in anteprima anche i suoi ultimi lavori, pensati proprio per la mostra di Salerno.

Camminando tra le bianche stanze di Palazzo Fruscione sarà inevitabile rimanere contagiati dal fascino per la sperimentazione di Savini che non è limitata solo alla tecnica, ma anche ai temi e ai linguaggi. Senza dimenticare mai la contestualizzazione. “La mia idea di contemporaneo non ha nulla di definito – spiega Savini – è in piena evoluzione. Sarà che per me contemporaneo è la relazione che ho con il tempo. Non mi interessano quei linguaggi che sono dettati dal mercato. Le mie opere sono lo specchio del momento che vivo. Qui e ora, nient’altro”. Quando poi il discorso scivola sul colore e sull’approccio giocoso delle sue opere Savini aggiunge: “Quando le guardi ti strappano anche un sorriso; poi, però, quando ti fermi capisci che non c’è niente da ridere”.

Inaugurazione

Il vernissage si terrà sabato 15 dicembre alle 19.30 presso gli spazi di Palazzo Fruscione, alla presenza dell’artista Maurizio Savini. A tagliare l’ideale nastro inaugurale saranno 27 danzatrici della scuola di Antonella Iannone, coreografate da Ketty Lanzara, con una performance in omaggio all’arte contemporanea.

A seguire, alle 22.30, Eroika Pink Party, in collaborazione con il Festival Linea d’Ombra: alla consolle i deejay di Radio Capital Massimiliano Troiani e Mixo. Si prosegue domenica 16 dicembre con un doppio incontro.

Alle 11.00 Savini incontrerà il pubblico presso la Fondazione Filiberto e Bianca Menna di Lungomare Trieste, mentre alle 18.30, si terrà il primo appuntamento nelle sale di Palazzo Fruscione con il regista Pappi Corsicato, che dialogherà con l’artista Maurizio Savini, Peppe D’Antonio e Alfonso Amendola.