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Ottavi di finale, si decide tutto agli extra time

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Ottavi di finale, si decide tutto agli extra time

Ottavi di finale dei mondiali all’insegna dei tempi supplementari, Brasile e Olanda avanti per un soffio, Belgio sugli scudi

Questo di Brasile 2014 è uno dei mondiali più combattuti di sempre. Oramai è un dato di fatto. Su 8 incontri ben 6 sono finiti ai tempi supplementari, e 2 ai calci di rigore. Emozioni e palpitazioni per i tifosi a non finire. Mai in nessun mondiali tante gare si erano protratte dopo gli extra time agli ottavi di finale.

Brasile Cile 3 2 d.c.r

Gli ottavi si erano aperti con la sfida tra Brasile e Cile. I padroni di casa, pur soffrendo la maggiore freschezza atletica dei cileni, si erano portati in vantaggio grazie a una deviazione sotto porta di David Luiz su cross vincente di Neymar, ma la squadra del ct Sanpaoli aveva reagito bene nella ripresa, trovando il goal del pari con il “nino maravillia, Alexis Sanchez. Dopo varie occasioni da entrambe le parti, agli extra time Julio Cesar era salito sugli scudi negando varie volte il vantaggio al Cile, e nel finale, solo la traversa aveva sottratto a Pinilla, e tutto il popolo cileno, il sogno di eliminare il Brasile.  Arrivati ai calci di rigore era stato ancora una volta Julio Cesar a salvare il Brasile da un altro “Maracanazo” intercettando i tiri di Sanchez e Pinilla, poi il palo colpito da Gonzalo Jara all’ultimo penalty ha regalato il passaggio del turno ai verdeoro, dopo che tutti i brasiliani avevano rischiato l’infarto dopo gli errori di Willian e Hulk.

Ottavi di finale

Colombia 2 Uruguay 0

Il derby sudamericano andato in scena al Maracanò è stato in  larga parte dominato dei colombiani, il match ha portato alla ribalta la vera stella di questo mondiale: James Rodriguez. Il numero 10 del Monaco ha illuminato la scena con uno splendido diagonale volante che è valso il goal del vantaggio per i “cafeteros” e ha non ha lesinato di dispensare giocate di alta classe. La “celeste” orfana di Suarez e aggrappata sulle spalle del “matador” Cavani è stata fermata dalle ottime parate del portiere colombiano Ospina, prima che ancora James segnasse il goal del definitivo 2 a 0 e chiudesse partita e qualificazione.

ottavi di finale

Olanda 2 Messico 1

Una delle più belle partite di questa rassegna iridata. L’Olanda ha tremato per 88 minuti contro il Messico di capitan Rafa Marquez, ex pilastro difensivo del Barcellona tornato a giocare in patria, al Leon. La squadra messicana ha giocato un match ad alta intensità agonistica, sfiorando più volte il goal nel primo tempo. La squadra del vulcanico Miguel Herrera è ara andata in vantaggio con una bella conclusione di Giovanni Dos Santos, con la complicità del giovanissimo e inesperto portiere orange, Clissen. L’Olanda dopo lo svantaggio non si è disunita, si è riversata nella metà campo messicana e ha trovato il pareggio quasi all’ultimo respiro, con un gran tiro di  collo esterno del suo numero 10, Wesley Sneijder. Pochi minuti dopo, al 93’esimo, all’ultimo respiro, Robben si è conquistato un rigore quasi inesistente che l’ex milanista Klaas  Jan Huntelaar  ha realizzato, fissando il punteggio sul 2 a 1 e regalando, di fatto,  a Van Gaal e tutta l’Olanda il proseguimento del sogno mondiale.

ottavi di finale

Costa Rica 5 Grecia 3 d.c.r

Altro match finito ai supplementari. La Costa Rica si era portata in vantaggio grazie a un preciso diagonale del capitano Bryan Ruiz, poi, a pochi istanti dalla fine, il centrale del Borussia Dortmund, Soktratis Papasthatopulos, aveva gonfiato la rete nell’ultimo disperato tentativo di acciuffare il pareggio per gli ellenici. Negli extra time la Grecia aveva giocato meglio, sfiorando più volte il goal con Mitroglu, ma i calci di rigore hanno premiato i “Ticos”, con il portiere del Levante Keylor Navas decisivo nel neutralizzare l’ultimo rigore calciato da Gekas. Costa Rica, incredibilmente, e per la prima volta nella storia, ai quarti di finale di un mondiale.

ottavi di finale

 Francia 2 Nigeria 0

Ci è voluto un tempo, e molta sofferenza, per far sì che la Francia piegasse la Nigeria. Gli africani non hanno demeritato, ma sono stati puniti nel secondo tempo dal loro numero 1, Vincent Enyama, che ha sbagliato un uscita su un calcio d’angolo, regalando sulla testa di Pogba il pallone del vantaggio transalpino. In contropiede, al 91’esimo, “le bleus” hanno raddoppiato, però  il “merito”è stato ancora una volta di  un calciatore nigeriano, Yobo, che, nel tentativo di anticipare Antoine Griezmann, ha infilato la propria porta.

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Germania 2 Algeria 1

Pure la corazzata teutonica ha avuto bisogno dei tempi supplementari per battere la coriacea Algeria. Le “volpi del deserto” hanno iniziato a mille la propria partita, andando vicinissime al goal con Goulham e Slimani già nel primo tempo. Con il passare dei minuti, nella ripresa, i solisti della Germania hanno preso in mano la partita e un ottimo Rais ha sbarrato più volte la porta a Muller, Ozil e Schweinsteiger, mandando la partita agli extra time. Poi al 92’esimo del primo supplementare finalmente la Germania ha trovato la zampata vincente, con Schurrle, e al 120’esimo Ozil ha raddoppiato. L’Algeria non si è arresa e pochi minuti dopo ha trovato il goal del 2 a 1 con Djebou, ma i buoi erano già scappati dalla stalla, vanno avanti i tedeschi, agli algerini l’onore delle armi.

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Argentina 1 Svizzera 0

Sofferenza enorme pure per gli argentini, che hanno piegato a fatica una brillante Svizzera. Gli svizzeri hanno avuto due volte la palla del vantaggio a fine primo tempo, con Mehmedi e Drmic, ma l’hanno sprecata malamente calciandola addosso a Romero in entrambi i casi. L’Argentina è cresciuta con il passare dei minuti con l’ingresso di Rodrigo Palacio, ma ha trovato il goal del vantaggio solo al 118’esimo, con Di Maria, su uno splendido assist smarcante di Lionel Messi. All’ultimo secondo i sogni di gloria degli elvetici si sono stampati sul palo colpito dal centrocampista del nNapoli Dzemaili, gioia enorme per gli argentini, rammarico per gli elvetici, che vanno a casa senza demeritare.

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Belgio 2 Usa 1

Il Belgio è stata la squadra che più ha convinto in questi ottavi. Solo un grande Howard ha tenuto a galla gli Stati Uniti fino ai supplementari. Il portiere americano è stato più volte fantastico a sbarrare, per una decina di volte, supplementari compresi, la porta agli attacchi della nazionale dei “diavoli rossi”. Il Belgio ha giocato una grande gara, andando più volte vicinissimo al vantaggio già nei tempi regolamentari con Origi, De Bruyne, Hazard e Fellaini.

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Il c.t belga, Marc Vilmots, ha dimostrato ancora una volta di saper leggere perfettamente l’ andamento della partite azzeccando tutte le sostituzioni. Il goal dell’ 1 a 0 è stato infatti merito di una discesa del neo-entrato Lukaku, che ha favorito la rete del vantaggio di De Bruyne. Il raddoppio è stato merito dello stesso attaccante di proprietà del Chelsea, che ha impallinato Howard con un diagonale di rara potenza e precisione. A pochi minuti dal termine è arrivato il goal degli Usa, con il giovanissimo attaccante del Bayern Monaco Julian Green, classe ’95, che non è servito però a mandare la partita ai rigori. Il Belgio va avanti con immensa fiducia, insieme alla Colombia è la vera outsider del mondiale.

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