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Nuovo Consiglio Comunale a Salerno, 26 seggi alla maggioranza e 6 all’opposizione

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Nuovo Consiglio Comunale a Salerno, 26 seggi alla maggioranza e 6 all’opposizione

Saranno 26 i rappresentanti della maggioranza nel nuovo consiglio comunale di Salerno. Anche l’opposizione conquista 6 seggi

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Vince la sua battaglia elettorale con una percentuale che supera le previsioni. Il neo sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha ottenuto il 70,49 % delle preferenze. Sono 26 i seggi spettanti alla coalizione di maggioranza: nove ai Progressisti, cinque a Salerno per i Giovani e Campania Libera, tre al Partito Socialista, due a Davvero Verdi.

Sei i seggi spettanti all’opposizione: 3 andranno a Roberto Celano (uno per ogni lista, Attiva Salerno, Celano sindaco e Forza Italia). 3 seggi, uno a testa, per Antonio Cammarota, Dante Santoro e Gianpaolo Lambiase.

Ecco i nomi degli eletti

Progressisti per Salerno: Nino Savastano, Eva Avossa, Domenico Ventura, Domenico De Maio , Luca Sorrentino, Ermanno Guerra, Antonio Fiore, Rosa Scannapieco, Lucia Mazzotti.

Salerno per i giovani: Angelo Caramanno, Horace di Carlo, Nico Mazzeo, Donato Pessolano, Paola De Roberto.

Campania Libera: Alessandro Ferrara, Antonio D’Alessio, Pasqualina Memoli, Felice Santoro, Corrado Naddeo.

Partito socialista: Dario Loffredo, Massimiliano Natella, Paolo Ottobrino.

Davvero Verdi: Antonio Carbonaro, Giuseppe Ventura.

Moderati: Pietro Damiano Stasi, Leonardo Gallo.

Forza Italia: Giuseppe Zitarosa.
Attiva Salerno: Ciro Russomando.

Candidati sindaci: Roberto Celano, Dante Santoro, Antonio Cammarota, Gianpaolo Lambiase.
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Giornalista pubblicista, collaboro dal 2015 con le testate zon.it e zerottonove.it in qualità di responsabile di redazione. Ho conseguito la laurea magistrale in filosofia politica discutendo una tesi dal titolo "identità ebraica, male totalitario e giudizio nel pensiero politico di Hannah Arendt", con votazione 110 e lode. Sono attratta dal mondo della comunicazione, dai suoi diversi linguaggi e dalle nuove tecnologie d'informazione. Interessata alla politica, l'attualità e al cinema in generale. Nello specifico il cinema d'autore degli anni cinquanta, sessanta e settanta.