Home Politica 350mila euro di tagli alla Scuola e trasporti bloccati. La CGIL denuncia le criticità

350mila euro di tagli alla Scuola e trasporti bloccati. La CGIL denuncia le criticità

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Riprese video e montaggio a cura di: Raffaele De Chiara

Risale a poco tempo fa la vertenza sull’Azienda responsabile della manutenzione di edifici scolastici – ma che si occupa anche del riscaldamento e dell’illuminazione di tutta la Provincia: l’Arechi Multiservice non naviga in buone acque, almeno a giudicare dal rapporto CGIL di ieri mattina.

Purtroppo, in questi mesi l’Azienda ha comunicato un cospicuo taglio ai dipendenti, ed ora sono previste detrazioni pari a 350.000 euro per le scuole” afferma Francesca D’Elia, rappresentante della Fiom Cgil. “Da circa un mese ci sono 150 euro in meno su ogni busta paga, perché la Provincia sta supportando le tendenze dell’Azienda“. L’unica possibilità, dunque, è “una concreta lotta ai disagi collettivi, perché meno risorse vuol dire minori possibilità di essere assistiti in questa delicata fase, che il 19 di questo mese potrebbe sfociare in un presidio di lavoratori davanti alla Sede Provinciale“.

Poco rassicurante sembrerebbe anche Amedeo D’Alessio, segretario generale della Filt Cgil Salerno: “Continua l’opera di smantellamento dei trasporti pubblici da parte della Provincia e della Regione. CSTP e Sita, in particolare, saranno interessate da tagli pari a 500mila km di percorrenza, e questo significa disagi enormi da parte degli utenti, ma anche dei lavoratori, perché a fronte degli inevitabili esuberi questo è un settore che non prevede ammortizzatori sociali“.

Ma i tagli non interesseranno solo il Comune: “Anche le tratte extraurbane saranno molto trascurate, cioè zone come i Picentini, l’Alto Sele e la Costiera Amalfitana, dove non esiste alcuna alternativa al trasporto su gomma perché prive di stazioni ferroviarie“. Dulcis in fundo, anche le Aziende di trasporti private (tra cui la Giuliano e la Leonetti&Gallucci) subiranno enormi riduzioni, con risorse che andranno a coprire appena il 10% dei servizi necessari. “L’Assessore regionale Petrella aveva garantito anche per iscritto” precisa D’Alessio “che avrebbe recuperato un discreto numero di risorse, ma così non è stato. La Provincia ha tagliato tutte le risorse legate all’IVA, e anche la riprogrammazione relativa al CSTP è stata cervellotica: abbiamo appurato che alcune aziende private si sono accavallate alle corse del CSTP, e c’è stata una privatizzazione che ha determinato un grande spreco di risorse. Ma noi non possiamo permetterci doppioni“.

Inoltre, da lunedì circolerà appena la metà dei mezzi attualmente disponibili: “Ci sono molti mezzi fermi nelle officine di manutenzione” afferma Amedeo D’Alessio, “perché il pagamento della manodopera dipende dalle autorizzazioni del Tribunale. L’Assessore ai Trasporti pretende puntualità dai trasporti pubblici comunali, ma colpevolmente dimentica che ne è lui il proprietario: la sua è una dichiarazione ridicola“.

Angelo Capezzuto, segretario generale Cgil Scuola, prevede invece tempi duri per il mondo dell’istruzione: “La riforma Tremonti-Gelmini, ovvero la legge 133 del 2008, ha provocato danni ingenti a molte scuole del Sud: il tempo prolungato della scuola primaria ed il tempo pieno della scuola superiore hanno generato disagi alle famiglie. Ma ci sono anche difficoltà legate agli organici: il transito forzato dei docenti impediti per motivi di salute nei ruoli competenti al personale ATA e agli uffici amministrativi è stato molto dannoso, gli istituti tecnico-professionali sono ormai privi degli insegnamenti scientifici e tecnici necessari – molti i laboratori inutilizzati – e, ancora, il diritto dell’integrazione di alunni disabili viene del tutto trascurato“.

Ora si parla dell’inserimento di 27.000 docenti di sostegno, ma bisognerebbe rendere stabile l’organico dei docenti, altrimenti si rischia un impoverimento dell’offerta formativa (“Come nel caso della Scuola Vicinanza“, afferma Capezzuto). Per non parlare dei piccoli alunni che, a causa dei tagli ai trasporti, dovranno studiare da pendolari creando enormi disagi ai genitori lavoratori. Mala tempora currunt.