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Nozze di stagno per Ciro Caravano dei Neri Per Caso

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Nozze di stagno per Ciro Caravano dei Neri Per Caso

Ciro Caravano dei Neri Per Caso festeggia le sue nozze di stagno con la moglie Taisa e l’abbraccio del CoroPop di Salerno

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Ieri nella chiesa di Santa Croce a Torrione, Ciro Caravano, componente e arrangiatore dei Neri Per Caso, e sua moglie Taisa Fonseca Demarchi hanno festeggiato i loro primi 10 anni di matrimonio accompagnati dai figli Gabriela e Matteo, dalla famiglia e da tutti gli amici, in particolare dai coristi del CoroPop di Salerno di cui Ciro è fondatore e maestro.

Nozze di stagno , Ciro Caravano e Taisa Fonseca Demarchi

Gli stessi coristi hanno animato con canti ecclesiastici la celebrazione, accogliendo con l’Ave Maria di Franz Schubert, i due con indosso gli stessi splendidi abiti del 17 settembre di 10 anni fa.

L’omelia del parroco di Santa Croce, don Salvatore, ha emozionato e divertito allo stesso tempo arricchendo la già bellissima celebrazione, che ha visto anche l’interpretazione dell’Halleluja di Cohen/Buckley.

Lacrime di gioia finali per la lettera che Taisa ha dedicato al marito, la lettura da parte di Gabriela, primogenita degli sposi, di una preghiera dedicata alla Madonna letta 10 anni prima, e ultima, ma non meno importante, la sorpresa del Coropop per il maestro e la sua sposa.

Appena dopo la benedizione finale, i coristi si sono disposti sull’altare di fronte ai protagonisti della giornata, intonando a cappella Mai più sola dei Neri Per Caso, canzone che ha fatto da sfondo al loro primo bacio, presentata al festival di Sanremo del 1996, e riarrangiata in versione corale dal maestro Carmelo D’Amato.

All’uscita gli sposi sono stati accolti da palloncini, riso e spara coriandoli di ogni genere, ma soprattutto dall’affetto e dalla stima di coloro che erano presenti.

Immancabile la performance del CoroPop che, dopo essersi cimentato nuovamente nella versione riarrangiata di Mai più sola, in cui Ciro Caravano ha interpretato da solista la strofa come dedica alla moglie, si esibito in una scatenante Tammurriata Nera per la gioia dei presenti e dei passanti che, riconosciuto il maestro, non hanno potuto fare a meno di fermarsi e lasciarsi coinvolgere dalla frizzante atmosfera.

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