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Nomofobia, la paura di restare senza smartphone

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Nomofobia, la paura di restare senza smartphone

Col passare degli anni e col progresso che accompagna, ormai, ogni singolo episodio della nostra vita, scandendo  ogni singolo istante, cambiano anche le paure e l’ultima scoperta, in ordine di tempo, causa stress ed ansia alle”vittime” ed è in aumento tra la popolazione mondiale. Si tratta della paura di restare senza telefono o non essere connessi alla rete cellulare e c’è chi non ne riesce proprio a fare a meno.

Questa paura si chiama Nomophobia (no-mobile-phone-phobia), ed è un termine di recente introduzione indicante la paura incontrollata di non restare connessi alla rete di telefonia mobile.

Coniato in Gran Bretagna, a seguito di uno studio su un campione di 2.163 persone dal quale emerse come circa il 58% degli uomini ed il 48% delle donne soffrisse di uno stato ansioso nel momento in cui smarrisse il telefono, esaurisse la batteria o il credito residuo, o non avesse copertura di rete.

Più di un nomofobo su due non spegne mai il proprio cellulare, con il 10% degli intervistati che ha ammesso di avere necessità di essere rintracciabile in ogni momento per motivi di lavoro, ed un altro 9% che soffre di stress quando il cellulare è fuori uso.

Ulteriori conferme giungono da altri sondaggi da cui si è scoperto come il 66% dei 1.000 intervistati temesse di restare senza cellulare.

Ad essere colpite sono più le donne degli uomini, con il 70% delle intervistate che teme di restare senza cellulare, contro il 61% degli utenti di sesso maschile. Tuttavia, agli uomini spetta il primato riguardante il possesso di due telefoni anziché uno solo.

Le  persone maggiormente colpite da questa nuova fobia, però, sono maggiormente le nuove generazioni, quelle comprese tra i 18 e i 24 anni, che fanno registrare un preoccupante 77%, al quale segue il 68% di quelle comprese nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni.