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Nocerina: gara non gradita al direttore Ussia nonostante i cinque goals

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Nocerina: gara non gradita al direttore Ussia nonostante i cinque goals

Campionato Berretti girone “E”, Comunale di Nocera Superiore (Sa),  14/12/2013 ore 14:30, risultato finale : Nocerina 5 – Sorrento 0.

Con una gara a basso ritmo finisce in goleada il  derby campano tra la Nocerina di mister Miccio e il Sorrento di mister Di Somma. Ma il risultato penalizza oltremodo il Sorrento, almeno per quanto riguarda quello visto nel primo tempo. Come conferma mister Di Somma, fratello del “Grande Capitano” Salvatore ai tempi dell’Avellino in massima serie.

Mister Berretti Sorrento C.Di Somma
Mister Berretti Sorrento C.Di Somma

Mister Catello Di Somma: “Bugiardo oltremodo il risultato, soprattutto per quello che i ragazzi hanno fatto nel primo tempo. Buona la nostra partenza  e, fino all’errore commesso del calcio di rigore a pochi minuti  dallo scadere del primo tempo, in numero superiore sono state le nostre azioni di attacco. Abbiamo collezionato tanti calci d’angolo che forse potevano dar miglior esito. Qualche assenza di rilievo, lo svantaggio che poi è diventato ancora più pesante nella ripresa e, ripeto, altri nostri grossolani errori, hanno poi fatto il resto. Da costatare inoltre che tra i titolari e i subentrati, abbiamo schierato ben cinque classe ‘97”.

Arbitro D'Angiolillo di Sapri
Arbitro D'Angiolillo di Sapri

Queste le due formazioni  al  fischio d’inizio del Sig. D’Angiolillo di Sapri con i due assistenti della sezione di Sala Consilina.

Nocerina: Schina, Brescia, Faiello,  Scuotto, Flora, Comentale,  Ferrara, Adiletta, Simonetti, Di Palma, Di Prisco.

A disposizione di mister Miccio: Di Guida, Rizzuto, Pedone, Masi, Liccardi,  Zeccolini, Russo.

Sorrento: Russo, Cesarone, Scognamiglio, Borriello, Nastro, Procentese, Schiavone, Di Vicino, De Luca, D’Alessio, Ferrara.

A disposizione per mister Di Somma: De Simone, De Filippo, Pesce, Piscitella, Cuomo.

Sostituzioni, tutte nel corso della ripresa: Russo per Ferrara, Liccardi per Brescia e Rizzuto per il subentrato e infortunato Liccardi nella Nocerina; De Filippo per De Luca, Piscitella  per Borriello e Pesce per Nastro nel Sorrento.

Direttore Pasquale Ussia Nocerina
Direttore Pasquale Ussia Nocerina

Sotto gli occhi vigili del Direttore delle Giovanili della Nocerina, Pasquale Ussia, il confronto tra Nocerina e Sorrento che ha dato gloria al cannoniere Simonetti: ben quattro marcature portano la sua firma e, in particolare, la sua terza rete scaturita all’ottantaseiesimo, quando l’attaccante ha sfoggiato una spettacolare rovesciata da angolo battuto alla sinistra dei pali difesi da Russo.

Simonetti 4 goals per Lui
Simonetti 4 goals per Lui

Il primo tempo, giocato bene dal Sorrento, termina sul parziale di due a zero per i padroni di casa. La prima rete di Simonetti su calcio di rigore al trentaseiesimo causato dall’uscita di Russo che nella circostanza viene anche ammonito dal Sig. D’Angiolillo.

Simonetti su Rigore
Simonetti su Rigore

Passano solo due minuti e Simonetti si ripete per il doppio vantaggio rossonero. La ripresa inizia con la Nocerina che appare molto più in palla rispetto al primo tempo ma il risultato non cambia fino alla prodezza di Simonetti che arriva solo quattro minuti prima del novantesimo. Sul finale Sorrento in bambola. Con Russo che non trattiene un tiro di Di Palma che porta a quattro il bottino della Nocerina e, prima che il Sig. D’Angiolillo, chiuda la gara, ancora una marcatura per Simonetti per il definitivo cinque a zero.

Al termine di una gara atipica che potrebbe sembrare enfatica per la Nocerina, abbiamo ascoltato un interessante intervento del Direttore delle Giovanili Pasquale Ussia.

Dir. Ussia: “Non sono assolutamente contento perché probabilmente è stata la partita più brutta che ho visto nell’ultimo anno. Forse perché giocavamo con una squadra visibilmente in difficoltà e perché, soprattutto nel primo tempo, è stata una gara presa sottogamba. Ecco perché durante la pausa, sono intervenuto personalmente nello spogliatoio. Invece, nel secondo tempo, abbiamo giocato al settanta per cento delle nostre potenzialità”.

P.D.: “In prospettiva però quello che è rilevante sono i tre punti, che vi lasciano subito dopo il Lecce e l’Ischia”

Dir. Ussia: “Certo è, al di là dell’opaca prestazione di oggi, che abbiamo un ottimo gruppo e uno staff  importantissimo, nel quale riponiamo molta fiducia e crediamo di poter arrivare nelle primissime posizioni. Quest’anno, per via di molti cambi, siamo partiti un po’ in sordina, ma poi man mano abbiamo ripreso le giuste posizioni”.

Direttore Ussia e Mister Di Somma
Direttore Ussia e Mister Di Somma

P.D.: “Cambiando argomentazioni, Lei che è un addetto ai lavori, come vede in Italia il Campionato Berretti e Primavera?”

Dir. Ussia: “Mediamente vedo circa trecentocinquanta partite all’anno e circa il cinquanta per cento abbracciano il Campionato Primavera e ritengo che il livello della categoria si sia abbassato, non per altro che molti ragazzi, di queste fasce di età, sono andati all’estero, soprattutto in Inghilterra, in Francia in Cina e credo che molte strutture di grandi squadre del calibro di Inter, Juventus, Roma, Milan siano scese di un gradino rispetto agli anni precedenti”.

P.D.: “Quindi sarebbe opportuno investire di più nei settori giovanili?”

Dir. Ussia: “Certamente! Probabilmente ha ragione Sacchi, non si fa molto per i settori giovanili, s’investe il minimo indispensabile e ho la sensazione che si stia andando verso il non-successo almeno in Italia. Nella riunione a Coverciano con Arrigo Sacchi ero presente e sono d’accordo in tutto. Soprattutto sul fatto che i ragazzi, arrivati all’età di 14/15 anni, non seguono più un percorso importante. C’è poi facilità di andare all’estero, a danno del calcio italiano. In definitiva penso che la colpa sia un tantino anche nostra perché crediamo poco. Se Lei considera il fatto che tantissime squadre olandesi fanno giocare tanti ragazzi di diciotto anni, con strutture importanti e fanno campionati importanti. Non è vero che il livello è più basso! Per quanto mi riguarda io giro in Europa, in Sud-America, vado in tutti i posti dove c’è calcio e mi rendo conto che noi abbiamo la presunzione di essere i migliori. Invece io credo che siamo i più furbi, ma non sicuramente i migliori. Noi siamo bravi sistematicamente a fare finta così che quando squadre come Milan, Inter , Juve vanno all’estero si trovano in grandi difficoltà. Questo la dice lunga sul percorso di crescita che il ragazzo deve compiere per arrivare a certi livelli. Certo è che non bisogna buttare i ragazzi a casaccio come nel discorso della Lega Pro, che a me sembra più una barzelletta. S’illudono i ragazzi, s’illudono i mediocri e, di conseguenza, non avviene una selezione naturale. Io invece credo che bisogna lavorare sensibilmente e mettere nei settori giovanili gente competente e soprattutto con titoli. Il problema dei nostri settori giovanili è quello che s’inventano tecnici, direttori generali, preparatori, medici ecc. con una crescita che non è sempre regolare. Noi da quando abbiamo iniziato, e sono tre anni dal mio incarico, abbiamo cercato per quello che ci possiamo permettere d’inserire in organico solo figure professionali. Pochi elementi ma di livello importante non per ottenere numeri, ma per percorrere al meglio il percorso di crescita che, spero, ci darà i risultati auspicati”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...