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Nocerina da riammettere per salvare i giovani

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Nocerina da riammettere per salvare i giovani

“È andata come si attendeva…”: quasi tutta la stampa ha iniziato con queste parole a sputar sentenze sulla vicenda della Nocerina Calcio, esclusa dal campionato professionistico e con dieci tesserati squalificati.

Premettendo che ogni piazza ha i suoi stupidi da condannare radicalmente, a Nocera, invece, “a puttane”  il principio del diritto Penale della “presunzione d’innocenza” e “a puttane” tutti i sacrifici di tanti operatori e sopratutto giovani di ottime prospettive calcistiche. Per non considerare la stragrande maggioranza dei tifosi che vivono la passione calcistica, i quali vengono privati del loro piccolo sogno domenicale, colpevoli solo di amare la maglia rossonera.

Dopo la gara del Campionato Berretti di sabato 15 febbraio 2014, dove i giovani molossi hanno battuto per due a zero il Foggia, è stato proprio il direttore Pasquale Ussia a toccare questi temi e ha mostrato la grinta giusta per garantire un futuro ai suoi giovani.

Ussia con Mister Miccio Nocerina Calcio
Ussia con Mister Miccio Nocerina Calcio

Così come a fine gara ha garantito e obbligato la conciliazione di tutti con la stretta di mano del terzo tempo.

P.D.: Direttore a che punto siamo con questi ragazzi?”

Direttore giovanili Nocerina Pasquale Ussia: “Io, personalmente, in riferimento a questo gruppo, sono tranquillo e sereno. Questi ragazzi sono cresciuti, stanno crescendo e cresceranno ancora. Io sono contento e felice di aver fatto questa scelta nella mia vita, perché ogni giorno che vengo ad assistere alla preparazione di questi ragazzi, mi riempio di orgoglio perché è un gruppo ricco di valori importanti e non solo di valori tecnici, ma soprattutto in riferimento alla personalità”.

P.D.: “Direttore sono molto importanti le sue parole, anche in merito al momento storico che sta vivendo la Nocerina Calcio”.

Dir. Ussia: “Si, forse questo è il momento peggiore della storia della Nocerina dove stiamo pagando oltremodo qualche errore da noi commesso. Mi rammarica il fatto che tutto questo, c’impedisce di continuare nel nostro percorso di crescita, perché subiamo sotto il profilo tecnico una retrocessione che non meritiamo. Gli errori da noi commessi, non sono così gravi da poter giustificare una sentenza così drastica che viene abbagliata a livello nazionale da media avversi in modo ostinato alla Nocerina calcio. Ma il mio rammarico peggiore è quello riferito alla struttura e alla composizione del gruppo di questi giovani che rischiano di buttare al vento il lavoro e i sacrifici  fatti per oltre quatto anni”.

Sacrifici che vengono fatti anche da tanti operatori tecnici come per esempio il Dottor Comentale che mette a disposizione delle giovanili la sua scienza medica, ovviamente avallata dalla Federazione con i suoi corsi abilitativi.

Il Medico della Nocerina Dott. Comentale
Il Medico della Nocerina Dott. Comentale

Importante la sua presenza in campo nella gara Nocerina – Foggia; il suo soccorso al capitano Martino del Foggia ha evitato il peggio.

Ritornando alla gara di sabato, abbiamo affrontato i temi tecnici con l’allenatore della Nocerinamister Miccio.

Mr.Miccio Nocerina Berretti 2013/14
Mr.Miccio Nocerina Berretti 2013/14

P.D.: “Mister buona vittoria, ma forse si poteva ottenere di più sulla base delle potenzialità dei suoi ragazzi?”

Mister Miccio: “Sicuramente quando s’incontra questa tipologia di avversario, molto aggressivo e bravo anche nel non possesso palla, non è facile gestire la propria squadra sotto l’aspetto mentale. Però, dopo il nostro vantaggio, la partita per noi è stata in discesa, il Foggia, colpito anche nei primi minuti della ripresa, ha perso un po’ lo smalto iniziale e sicuramente avremmo potuto fare di più. Ma questo è un problema che ci attanaglia un po’ più del dovuto. Molte volte ci specchiamo, ci limitiamo molto all’estetica e non finalizziamo al meglio la grande mole di lavoro e di palleggio che facciamo. Però debbo notare che la Nocerina è una squadra che soffre poco e quasi mai concede grosse opportunità all’avversario.  Sull’episodio dell’espulsione di Ardore, ci tengo a precisare che ovviamente è un bruttissimo intervento, da condannare, ma non punterei il dito contro il ragazzo che nella foga agonistica e nella sua coscienza di non poter più riprendere la gara, si è lasciato a un gesto inconsulto entrando a piedi uniti su Liccardi. Certo è che il ragazzo deve comprendere di lasciare questo episodio isolato e da non ripetere assolutamente in futuro”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...