Home Attualità Nocera, Torquato: “Salvaguardiamo Umberto I, apriamo presidio a Scafati”

Nocera, Torquato: “Salvaguardiamo Umberto I, apriamo presidio a Scafati”

0
Nocera, Torquato: “Salvaguardiamo Umberto I, apriamo presidio a Scafati”

Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha voluto fare un appello per salvaguardare l’Umberto I, sollecitando l’apertura dell’ospedale di Scafati per non sovraccaricare il nosocomio nocerino

Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha aggiornato i suoi concittadini sulla situazione in cui vige l’ospedale Umberto I, dove si registrano mancanze importanti: per il personale innanzi tutto, mancano i dispositivi di sicurezza e finanche adeguate provviste di saponi disinfettanti.” ha scritto il primo Cittadino.

Continua Torquato: “Un ritardo pericoloso, del quale ho discusso col Direttore Sanitario che so sta facendo il possibile. Nel frattempo come Amministrazione con il lavoro di alcuni assessori e consiglieri stiamo fornendo gratuitamente grazie all’aiuto di alcune aziende di Nocera, saponi disinfettanti e asciugamani usa e getta per Ospedale e medici di base. Stiamo anche sollecitando imprenditori a dotarci di mascherine che acquisteremmo e doneremmo all’Ospedale e ai medici di base, subito.”

Insisto e sollecito – ha detto il sindaco – anche pubblicamente il Direttore Generale sull’Ospedale di Nocera: si devono evitare le situazioni di rischio in corsia, nei corridoi tra il personale. E’ assolutamente prioritario. Scafati, come ospedale dedicato per l’area nord, va messo in funzione subito.”

“Se non sarà pronto subito per inizio settimana – avverte Torquato – deve assolutamente muoversi su strutture che non hanno la concentrazione di persone e di reparti di urgenza come Nocera, con chirurgie dedicate all’emergenza urgenza o pediatria TIN ginecologia; che rischia altrimenti di diventare una bomba ad orologeria, ma usare da subito in ausilio Sarno ospedale ampio nuovo e utilizzabile e ogni altra struttura territoriale.
O ancora se non ci sono alternative ad interfacciarsi con la Croce Rossa per allestire subito un ospedale da campo presso la caserma Libroia che non interferisca con l’Umberto I per i ricoveri covid-19. Croce Rossa è disponibile. Non c’è tempo da perdere.
Siamo certi che con la capacità che gli riconosciamo farà tutto quel che deve, e presto.”

L’appello ai cittadini

Inoltre fa un appello ai cittadini: “Evitate perciò di portarvi in Ospedale se non perché assolutamente indispensabile e comunque mai in caso di tosse e febbre: nel qual caso dovete chiamare subito il vostro medico di base o il 118 o il 112 o il numero regionale ASL. Potete per tutto consultare il sito istituzionale del Comune, costantemente aggiornato. Invito tutti i cittadini a rispettare in modo attentissimo igiene e prudenza. Bisogna vincere la paura non con l’incoscienza ma con la responsabilità: se si hanno dubbi sul proprio stato di salute o dei propri familiari per questa infezione bisogna dirlo non nascondersi o nasconderlo. Cosi come bisogna restare in casa salvo necessità davvero urgenti, bisogna lavarsi le mani sempre al rientro in casa con detergenti e spesso durante la giornata. Non stare a stretto contatto con gli altri.”

Il cimitero, la sanificazione delle strade e la sicurezza

Il cimitero è chiuso salvo che per le sepolture e svolge solo attività interne, perciò inutile che ci andiate. La sanificazione delle strade è in corso. Prosegue per tutte le zone della città a partire da quelle più frequentate. Sono in quotidiano contatto con le forze dell’Ordine, ieri abbiamo scambiato valutazioni nel Coordinamento provinciale per la sicurezza pubblica col Prefetto e i comandi provinciali delle Forze dell’Ordine. Ho chiesto al comando Provinciale della Guardia di Finanza di controllare in città chi mette prezzi assassini su igienizzanti e prodotti sanitari necessari all’emergenza; e se possibile di chiuderli!”
Il sindaco infine ribadisce di non essere malato di Covid-19 e che non si farebbe problemi nel dirlo, così come non si hanno casi al momento tra i dipendenti del Comune. Chiude il suo appello con un messaggio di speranza: Se arriva il picco influenzale (covid-19) dovremo gestirlo prima con noi stessi, poi coi nostri cari, comunque in città. Sappiamo farlo, possiamo farlo, dobbiamo farlo. Un abbraccio.”