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Nocera, risposta positiva della cittadinanza all’incontro con D’Andrea

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Nocera, risposta positiva della cittadinanza all’incontro con D’Andrea

Ieri si è tenuto, presso la Congrega di Santa Caterina, adiacente al Battistero di Santa Maria Maggiore, un convegno molto importante. La risposta della cittadinanza è stata positiva.

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Ieri si è tenuto, presso la Congrega di Santa Caterina, adiacente al Battistero di Santa Maria Maggiore, un convegno denominato “La Rotonda di Santa Maria Maggiore nelle cronache dei viaggiatori europei e d’oltreoceano tra il XVIII e il XX secolo”.

Tale convegno fa parte del III ciclo d’incontri tra estetica e bellezza, una serie di convegni iniziati tre anni fa, che ha lo scopo di far conoscere ai cittadini la storia di Nuceria Alfaterna e soprattutto del Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore.

Il convegno è stato aperto dalla figura di don Antonio Adinolfi, parroco di Santa Maria Maggiore, che ha ringraziato le numerose persone presenti e si è soffermato sul termine “ memoria”. Don Antonio non ha esaminato solo il significato epistemologico della parola, ma è andato oltre. Ha parlato di memoria intesa come patrimonio culturale e storico da preservare e soprattutto da diffondere e far conoscere.

È intervenuto anche il vice sindaco, Maria Giuseppa Vigorito, che ha portato i saluti istituzionali del sindaco Cuofano e ha ringraziato il professore David D’Andrea per aver accettato l’invito.

L’evento ha visto, inoltre, l’intervento del giornalista e assessore all’estetica e alla bellezza della città di Nocera Superiore Teobaldo Fortunato che ha messo in evidenza le eccellenze archeologiche del territorio nocerino. Esse sono davvero formidabili e costituiscono un emblema e una ricchezza per il panorama europeo. Egli ha definito l’incontro di ieri una sorta di viaggio intellettuale e religioso realizzabile attraverso la memoria e la consapevolezza del patrimonio archeologico di Nocera Superiore.

Infine è intervenuto il professore di Storia Moderna Oklahoma State University David D’Andrea, la cui famiglia è di origini italiane. Egli aveva visitato La Rotonda già nel 2010 e ieri sera felicemente l’ha rivisitata al termine del convegno. D’Andrea ha raccontato un breve excursus su Nuceria de Pagani e sulla Rotonda. Lo studioso ha mostrato anche delle foto antiche su Nuceria e sulla Rotonda tramite un proiettore. D’Andrea ha raccontato che durante il XV secolo, gli italiani hanno criticato La Rotonda e la ritenevano una struttura che rappresentava il declino delle belle arti, a differenza degli stranieri, che la esaltavano.

Con le scoperte geografiche del XV secolo il turismo aumentò e La Rotonda ne fu favorita. D’Andrea ha raccontato che un viaggiatore anonimo aveva definito Nocera Superiore un paesaggio pittoresco sulla strada per la città de La Cava.

Nel ‘900 Nocera fu improvvisamente dimenticata.

Ieri era stata anche allestita una piccola mostra. Numerosi erano i quadri sulla Rotonda, c’era una collezione privata concessa gentilmente da Teobaldo Fortunato, uno studio in terracotta realizzato da un’alunna del liceo artistico di Salerno, Maria pia Ruggiero, e un calendario sulla Rotonda risalente al 1993 concesso dall’ associazione arte e cultura Nuceria e delle cartoline antiche su Nueria Alfaterna concesse dalla Archeoclub Nuceria alfaterna.

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Mi chiamo Rosanna Mazzuolo, per gli amici sono Rosy, classe ’96. Mi sono diplomata al liceo linguistico “Giambattista Vico” sito in Nocera Inferiore nell’anno scolastico 2014/2015. Conosco tre lingue straniere ossia l’inglese, il francese e lo spagnolo. Devo molto ai cinque anni del liceo, perché mi hanno formata non solo dal punto di vista intellettuale, ma anche come persona. Proprio in tale periodo mi sono avvicinata alla scrittura e ne sono rimasta così affascinata che ho deciso di mettermi in gioco. Attualmente frequento il corso di laurea triennale di Scienze dell’Educazione, curricola Scienze e Metodologie dell’Educazione (SME), presso l’Università degli Studi di Salerno. Amo molto scrivere perché ciò racchiude tante emozioni e sensazioni. Per scrivere non c’è bisogno solo di passione e di creatività, ma anche di determinazione e forza di volontà, dunque mi sono chiesta perché non provarci? Il mio motto personale è “Scrivi con furia, correggi con flemma” (W.D. Roscommon). Da poco sono entrata a far parte di questa magnifica redazione, ne sono fiera e mi impegnerò al massimo!