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Al Museo Papi la mostra “Sogno di una notte di inizio estate”

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Al Museo Papi la mostra “Sogno di una notte di inizio estate”

Un’esposizione di opere in ceramica di tre artiste diverse al Museo Roberto Papi di Salerno

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La cooperativa Galahad che gestisce il calendario eventi e la biglietteria del Museo Roberto Papi e del Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, con il patrocinio della Fondazione della Scuola Medica Salernitana, presenta “Sogno di una notte di inizio estate”, l’affascinante mostra dei lavori di Mariagrazia Cappetti, Deborah Napolitano e Maria Scotti. L’esposizione verrà inaugurata domenica 15 giugno alle ore 19, nella splendida cornice del Museo Roberto Papi di via Trotula de’ Ruggiero. Seppur estremamente differenti per percorsi e formazione le tre artiste sono inserite nel panorama della ceramica contemporanea.

La diversità non limita l’operato, ma stimola e accresce la propria forza creatrice se atta alla ricerca e alla sperimentazione. Nella metafora di un tempo che volge il suo sguardo al domani, Mariagrazia Cappetti orienta il suo lavoro verso un’impostazione spaziale dell’opera-installazione – ha osservato il critico Giada Caliendo che ha curato l’esposizione – La sua è una ceramica che racchiude e contiene l’elemento acqua, si orienta verso la forza percettiva della purezza, della fluidità, della trascendenza. L’oblio di Titania e la mano di Oberon sussurrano al fruitore le vicende di una notte stellata mediante la lucentezza degli smalti e la pregnante materialità della terracotta”.

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Deborah Napolitano – continua la Caliendo – si dedica sapientemente alla manipolazione dell’argilla e realizza elmi riferibili a satiri o a figure mitologiche, probabilmente allo stesso Puck che Shakespeare definisce discolaccio, folletto bugiardo e malizioso. Le sue sono opere lineari, dotate di un plasticismo essenziale in cui il minimalismo delle figure rigorose batte il tempo su un unico profondo ritmo cromatico”.

“Per Maria Scotti il linguaggio è preferenzialmente iconico, le linee contornano i suoi lumi con variopinti uccelli, fronde e frutti della selva shakespeariana. La rappresentazione s’inerpica sulla superficie in un susseguirsi di farfalle, melograni, foglie per celebrare la prosperità della natura. Il segno – conclude il critico Giada Caliendo – viene usato quale narrazione del linguaggio bidimensionale della pittura sulla ceramica in un crescendo di significati simbolici”.

L’esposizione si terrà dal giovedì al sabato (9:30-13 e 18-20) e la domenica solo di mattina, presso il Museo Roberto Papi, dal 15 al 22 giugno 2014. L’appuntamento con l’inaugurazione, invece, è per domenica 15 giugno alle ore 19.