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Moria di pesci nei laghetti dell’Irno, cedimento al collettore: acque contaminate con liquido fognario

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Moria di pesci nei laghetti dell’Irno, cedimento al collettore: acque contaminate con liquido fognario

«Nessuno sversamento illegale, ma uno spiacevole incidente al collettore che ha provocato la fuoriuscita di liquido fognario e la contaminazione delle acque dei laghetti dell’Irno».

Così Giovanni Giugliano, direttore del Parco Urbano, e Sabatino Ingino, Assessore all’Urbanistica del Comune di Baronissi, spiegano la moria di pesci verificatasi nel pomeriggio di Santo Stefano nei laghetti dell’Irno.

A provocarla – così come accertato dagli organismi competenti giunti sul posto – è stata l’improvvisa ostruzione del collettore fognario che si trova in prossimità del confine fra il territorio di Baronissi, alla frazione Acquamela e il territorio di Pellezzano, a ridosso del fiume Irno. Da qui lo sversamento di liquido fognario che ha causato la morte di numerosi esemplari di pesci.

«L’incidente è stato rilevato dai volontari della Protezione Civile durante il solito giro di perlustrazione dell’area – spiega Giugliano – abbiamo provveduto ad avvisare tutti gli organismi competenti per territorio fra cui il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Provinciale, la Capitaneria di Porto ed ovviamente le protezioni civili territoriali ed i comuni interessati, oltre al Siis che cura la manutenzione dei collettori fognari. Immediatamente si è provveduto a far sì che delle pompe, messe a disposizione dalla Protezione Civile Regionale, potessero creare l’ossigenazione dell’acqua a salvaguardia della fauna ittica ancora in vita. Tale trattamento prosegue tuttora e nel frattempo si provvederà a pulire le briglie ed a prelevare acqua dalla sorgente per immetterla nei laghetti per dar modo ai pesci di poter ossigenarsi e sopravvivere. L’Ente parco – conclude – sta coordinando tutte le attività con il supporto dei Comuni e delle quattro protezioni civili provinciali che sono attive sul posto».