Ai domiciliari un operaio edile a Montecorvino Rovella accusato di violenza sessuale aggravata e perpetuazione di atti persecutori

Attività molto importante, svolta dalla Stazione di Montecorvino Rovella e poi conclusa dalla Locale Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia che ha dato esecuzione ad un ordine di arresti domiciliari.

Il fatto

Nel novembre del 2018 una ragazza di Montecorvino, appena diciottenne, accompagnata dai suoi genitori, confessò in caserma di essere stata vittima di una violenza sessuale, non completa. Il fatto, come da lei sostenuto, è avvenuto due anni prima dalla denuncia, quando aveva 16 anni.

La ragazza avrebbe affermato che l’uomo ad aver mosso violenza su di lei era molto intimo alla famiglia. L’uomo, all’epoca, stava eseguendo dei lavori in casa della vittima a titolo di cortesia. L’uomo era da solo in casa con la giovane.

Qui, la ragazza fu violentata dall’operaio edile (del 1971): bloccati i suoi polsi, l’uomo avrebbe cercato di baciarla, palpeggiandola sulle parti intime. La ragazza, successivamente, riuscì divincolarsi, scappando e chiudendosi in camera.

Per paura, la giovane non ha confessato il fatto immediatamente: tuttavia, l’uomo – S.A. le sue iniziali – ha continuato a tormentarla per circa due anni, con pedinamenti e allusioni sessuali.

Dopo le attente e certosine indagini dei Carabinieri, il soggetto è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del PM, con l’accusa di violenza sessuale aggravata e perpetuazione di atti persecutori.