Home Cronaca Razzismo al “Fucito” di Mercato San Severino, torna a parlare Souleymane Rachid

Razzismo al “Fucito” di Mercato San Severino, torna a parlare Souleymane Rachid

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Razzismo al “Fucito” di Mercato San Severino, torna a parlare Souleymane Rachid

Prima il video-denuncia, l’indagine interna della Direzione Generale, poi il comunicato dove si attesta che “non emergono atti riferibili al razzismo”. Ora, torna a parlare Souleymane Rachid

Ma Salvini continua a far entrare questa gente in Italia?”. Così il giovane Souleymane Rachid, in seguito al comunicato stampa diramato dalla Dirigenza Generale dell’AOU, è tornato a parlare dell’episodio verificatosi nella notte tra sabato e domenica all’ospedale “Fucito”d di Mercato San Severino. È stato Potere al Popolo – Salerno a pubblicare le dichiarazioni dell’ivoriano.

Le parole di Potere al Popolo

Quanto accaduto a Souleymane Rachid è l’ennesimo atto razzista in provincia di Salerno. Il vento dell’intolleranza colpisce le persone ma anche i simboli della politica e della vita civile, marchiati da svastiche intimidatorie.

Di fronte all’abbassamento della soglia di confronto democratico, che in modo preoccupante investe il Paese, in provincia di Salerno abbiamo dato vita insieme ad altre forze, al coordinamento “Salerno contro la legge (in)sicurezza”. Tra le richieste che avanzammo in Prefettura al termine del corteo del 26 gennaio, c’era l’immediata risposta alle situazioni di emergenza abitativa che interessano una parte della popolazione del territorio salernitano, sia italiana che straniera. A quel tavolo andremo a discutere come affrontare la deriva razzista e di intolleranza che sta investendo le nostre città. Ci auguriamo che anche altre espressioni democratiche della politica locale chiedano di essere inserite in questa discussione che ormai riguarda chiunque sia fuori dal progetto repressivo che questo Governo ha previsto per l’Italia.

Come Potere al Popolo esprimiamo la massima solidarietà nei confronti del nostro fratello ivoriano e chiediamo che vengano effettuati al più presto i controlli necessari per verificare ciò che realmente è accaduto.”