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Mercato San Severino, “Distretto Commercio Valle dell’Irno”: arriva l’ok del Consiglio comunale

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Mercato San Severino, “Distretto Commercio Valle dell’Irno”: arriva l’ok del Consiglio comunale

Arriva l’ok del Consiglio comunale per il Distretto del Commercio Valle dell’Irno: l’Accordo, che unisce anche i Comuni di Baronissi e Montoro con Mercato San Severino

L’Accordo, che unisce anche i Comuni di Baronissi e Montoro con Mercato San Severino capofila della filiera, incassa il via libera in assise comunale dopo il propedeutico passaggio in Giunta dell’atto d’indirizzo.

«Il progetto nasce per sostenere commercianti, imprenditori, negozi di vicinato, artigiani e tutti coloro che faranno parte di questo Distretto – sottolineano Antonio Somma ed Enza Cavaliere, rispettivamente Sindaco e vice Sindaco – è un processo di sviluppo della città che, partendo dalle sue vocazioni naturali, cerca di innovare e crescere facendolo insieme a Comuni limitrofi dalle stesse caratteristiche storiche, culturali, commerciali».

La filiera distrettuale Mercato S.Severino-Baronissi-Montoro punta a creare un network commerciale unitario in grado di valorizzare il tessuto locale mettendo insieme le eccellenze di ciascuno, apportando innovazione digitale e di marketing on-line al loro servizio senza penalizzare i piccoli negozi di prossimità, il piccolo vicinato che resta il cuore pulsante dell’economia locale.

«Il progetto nasce dal basso, dal lavoro d’interlocuzione avviato in questi mesi insieme ai Consiglieri Fara Russo, Michela Amoruso e Rosa Ascolese e dalla condivisione con associazioni di categoria, associazioni culturali, sociali, di sviluppo e promozione locale come la Pro Loco con la stessa Università di Salerno – aggiunge Cavaliere – dopo il concorso di idee per la scelta del marchio bandito alcuni mesi fa per coinvolgere giovani designer e professionisti crediamo che il Distretto possa essere il valore aggiunto che mancava a questi tre territori che, insieme, potranno beneficiare di una promozione turistica, commerciale e culturale ancora più marcata».

E poi conclude: «C’è un solo neo, il voto contrario espresso dall’opposizione. Un “no” ostruzionistico che macchia l’iniziativa anteponendo al bene della città l’interesse personale a votare contro per mera posizione distruttiva».