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Massimo Ranieri e la sua lezione di vita all’Unisa

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Massimo Ranieri e la sua lezione di vita all’Unisa

“Voi siete la nostra forza, la nostra speranza e il giorno che verrà!” Con queste parole Massimo Ranieri esorta i giovani dell’ateneo salernitano a non arrendersi

Massimo Ranieri è stato ospite ieri, 17 ottobre, del campus salernitano per Davimedia.

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Prima di ieri, non si era mai visto un pubblico così in delirio per un ospite della rassegna cinematografica dell’ateneo. Molte volte il teatro è stato invaso da studenti per l’incontro con gli ospiti di Davimedia, ma i fan presenti ieri erano diversi; tra loro non c’erano solo studenti ma anche professori, mamme con bambini e persone anziane. Generazioni diverse, unite da un unico desiderio: poter vedere e ascoltare dal vivo uno dei più grandi artisti napoletani, famoso in tutto il mondo per il suo talento a 360 gradi.

Massimo Ranieri

E Massimo Ranieri non ha deluso le aspettative: ha tenuto una grande lezione di vita parlando di sé. Quella di ieri è stata, infatti, l’ennesima dimostrazione che gli insegnamenti non provengono solo da professori, con una o più lauree, ma possono essere anche offerti gratuitamente e sinceramente da chi non ha avuto l’opportunità di studiare e si è formato affrontando la vita e le sue difficoltà.

Massimo Ranieri

L’artista, umile e sincero, non si è vergognato di dire ad alta voce, ad un pubblico che lo ha applaudito continuamente urlando complimenti meritatissimi, di essersi fermato alla quinta elementare.

Ma poi, sorprendendo i presenti, aggiunge: “La scuola mi è mancata molto e, quelle varie volte che mi capita di stare davanti ai giovani, approfitto molto di questo“. Massimo sa di non aver imparato tanto a scuola, ma riconosce di aver scoperto molte cose grazie al canto. Il canto, alla base della sua vita fin da quando, ancora ragazzino, si esibiva per racimolare qualche soldo, è visto come un dono. L’artista, infatti, sottolinea più volte: “Sono andato avanti grazie a quello che il Padreterno mi ha donato“.

Con le domande del Prof. Marco Pistoia viene ricostruita la carriera artistica di Massimo Ranieri. A proposito di Sergio Bruni, Massimo afferma: “Il più grande cantante che Napoli abbia mai avuto, è stato una scuola“. Poi, raccontando alcuni aneddoti del suo incontro con il maestro, l’artista dichiara: “Noi grandi artisti siamo dei ladri“.  Lui confessa di aver rubato molto proprio da Bruni, la sua prima “Vittima“.

Riferendosi a Mauro Bolognini, insieme a cui l’artista ha messo in scena un “Teatro televisivo“, Ranieri sottolinea: “Mi ha aiutato molto, è stato il viatico per questa mia fortunata carriera“. Una “Chiave di svolta” nella vita del Ranieri attore.

Poi, con la magnifica interpretazione di Raffaele Viviani, Massimo ha capito di essere più adatto al palcoscenico. Ciò che lo fa sentire molto orgoglioso è, inoltre, Pulcinella, spettacolo che, dal 1986 al 2000, è stato in Europa e in America, diventando il suo “momento più importante teatralmente parlando“.

Massimo Ranieri

Massimo Ranieri, ricordandosi del suo passato e del bambino che era, dice: “A sette anni mi alzavo e andavo a lavorare“; insieme ai suoi fratelli, andava a guadagnarsi da vivere anche facendo i mestieri più umili.

Massimo RanieriParlando di sé come se fosse ancora uno scugnizzo napoletano, non ha esitato a dire riferendosi al bambino che ha dentro: “Lui mi dà la spinta, l’entusiasmo, la non stanchezza“. E ancora: Questo bambino mi porta per mano!

Dopo essersi riferito allo “spettacolo dedicato ai secondi“, che lo vede in scena ad Avellino, lascia il suo messaggio: non arrendersi mai, abbandonare le strade chiuse e non abbattersi di fronte a schiaffi presi durante il cammino.

Ai giovani lascia, infine, il suo appello: Voi siete la nostra forza, la nostra speranza e il giorno che verrà!”

Enzo Decaro, dopo aver ringraziato il suo collega, lancia al Rettore, Aurelio Tommasetti, una proposta: “Vorrei iniziare giustamente e con giusta causa a porre rimedio a questa quinta elementare con una laurea honoris causa  a Massimo Ranieri”. 

Speriamo che questa proposta sia presa in considerazione!

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Con una laurea in filosofia specialistica appesa al muro e una tesi su intersoggettività e comunità nella "Critica del Giudizio" di Kant nel cassetto, mi sono innamorata dell'affollatissimo mondo della comunicazione e dei social network. Appassionata di fotografia e viaggi, sono sempre pronta a partire per poi raccontare! Mi diverto, nel tempo libero, a scrivere favole e racconti che un giorno forse pubblicherò. Il mio motto, preso in prestito dal passato, è "Sapere Aude!"