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Mare Nostrum: lo stop dell’operazione porterà nuove stragi

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Mare Nostrum: lo stop dell’operazione porterà nuove stragi

Mare Nostrum è stata chiusa; dal 1° novembre sarà sostituita da Triton

[ads2] È trascorso poco più di un anno dalla terribile strage del 3 ottobre avvenuta sulle coste di Lampedusa.

Quel giorno, i marinai dell’isola assistettero inermi alla peggiore strage nel Mediterraneo degli ultimi anni. Un barcone di immigrati s’inabissò a poco più di un miglio dalle coste causando la morte di 400 persone. 

“Siamo gente di mare, lavoriamo in mare e sappiamo cosa significa morire in mare spiegano i pescatori di Lampedusa, per i quali il ricordo della strage si tramutò nella paura di riviverla.

Dopo poche settimane dal tragico evento, venne istituita l’operazione militare e umanitaria Mare Nostrum grazie alla quale più di 100 mila persone sono state salvate.

Oltre 100 mila tra giovani, donne e bambini stremati dal viaggio, dalla potenza del mare e in fuga da un paese in cenere.

È facile etichettare queste persone con il termine “migrante” o “straniero”, ci permette di appellarci alla differenza culturale o razziale per giustificare il nostro disinteresse e la nostra freddezza. Dietro quello che molti considerano un semplice viaggio, si nascondono storie di soprusi, violenze e dolore. Eppure, per più di un anno, le condizioni dei viaggi sono migliorate, i cosiddetti migranti sono sopravvissuti e hanno affrontato la violenza degli scafisti sapendo che ad attenderli c’era il Mare Nostrum.

mare nostrum
1044 immigrati sbarcati nel porto di Salerno

Dal 1° novembre non sarà più così.

Il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha comunicato la chiusura dell’operazione e l’inizio della nuova Triton. 

Se l’operazione Mare Nostrum prevedeva spese di 9 mln di euro al mese, un raggio d’azione fino alle coste Africane e l’impiego della Marina Militare Italiana,l’operazione Triton prevederà un terzo degli investimenti provenienti da fondi europei e le navi impiegate sorveglieranno soltanto le coste italiche. Secondo le numerose associazioni tra cui Amnesty International, Arci ed Emergency, con questo repentino cambiamento l’Italia risparmierà ingenti spese, ma ne “guadagnerà” in nuove stragi.

L’assenza delle navi italiane a ridosso delle coste libiche, comporterà infatti maggiori rischi per le imbarcazioni cariche di immigrati. 

Nonostante il Ministro degli Interni Alfano sostenga che la nuova operazione non comporterà rischi di alcun genere,  il direttore esecutivo di Frontex, Gil Arias Fernandez, spiega che Triton non sostituirà Mare Nostrum perché “Agenzia e UE non possono sostituire gli Stati nella responsabilità di controllare le loro frontiere: da noi ci sarà un supporto”.