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Disinquinamento fiume Sarno, cittadini pronti per la manifestazione

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Disinquinamento fiume Sarno, cittadini pronti per la manifestazione

Si terrà il 29 ottobre la mega-manifestazione per il disinquinamento del Sarno che coinvolgerà più di 20 comuni. Ieri i cittadini scafatesi si sono riuniti per discutere delle problematiche legate al fiume e presentare l’evento

Sono pronti per la manifestazione i cittadini, scafatesi e non che il 29 ottobre, a partire dalle ore 10.30, scenderanno in piazza per un obiettivo comune: il disinquinamento del fiume Sarno e dei suoi affluenti.

L’evento è stato organizzato da cittadini riuniti nella “Rete a Difesa del Fiume Sarno” e non ha alcun colore politico. L’iniziativa, partita da Scafati, coinvolgerà anche tanti altri comuni ricadenti nel bacino idrografico del fiume Sarno e nella fascia costiera sorrentino-vesuviana.

Ad aderire sono infatti anche cittadini, comitati, associazioni e movimenti di: Angri, Bracigliano, Castellammare di Stabia, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino, Montoro, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Poggiomarino, Pompei, Roccapiemonte, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Siano, Solofra, Sorrento, Striano e Torre Annunziata. Insieme parteciperanno domenica 29 alla manifestazione congiunta per gridare “basta” alle città senza fogne, alla mancanza dei collettori, agli scarichi illegali e all’indifferenza degli amministratori.

«Il Sarno non deve essere una fogna ma una risorsa»

Nella serata di ieri si è tenuto un incontro informativo e organizzativo dell’evento presso il Teatro della parrocchia San Francesco di Paola di Scafati, durante il quale è stato presentato dal Dott. Ferdinando Catapano un dettagliato dossier di presentazione sullo stato attuale del fiume, dei suoi canali e della rete fognaria.

Nelle acque del fiume sono presenti agenti tossici sia di natura chimica, dovuti a scarichi industriali provenienti da aziende conciarie e agroalimentari, che di natura urbana, dovuti a scarichi civili non depurati. Tutto ciò contribuisce a rendere il fiume, insieme ai suoi affluenti Solofrana e Cavaiola, un rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini.

Da uno degli studi effettuati nell’area volti a verificare la correlazione tra inquinamento e tumori presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Salerno, è emersa infatti la prevalenza di malformazioni fisiche nei soggetti residenti. Tale studio ha definito il territorio del bacino come il “Pentagono della morte” in quanto nell’ultimo decennio la mortalità per il cancro è aumentata fortemente raggiungendo livelli molto più alti rispetto alla media nazionale.

«Dobbiamo lottare per la sua rinascita»

«Il Sarno è tra i fiumi più inquinati del mondo ma deve ritornare ad essere una ricchezza per la collettività così come lo era una volta», dichiara il Dott. Catapano. Segue l’intervento di due rappresentati del Comitato Studentesco per il Sarno che hanno ribadito l’impegno dei giovani verso l’ambiente per un futuro migliore e l’importanza di continue forme di sensibilizzazione. 

Il Sig. Francesco Falanga ha poi presentato il manifesto della Rete a difesa del Sarno, frutto dei vari incontri di organizzazione. L’Arch. Sergio Catalano ha presentato il logo realizzato da lui stesso per la manifestazione. L’immagine ricostruisce il corso d’acqua del fiume con i suoi affluenti, come una vera e propria rete, a cui sono aggiunte delle margherite che rappresentano ogni comune partecipante: il logo completo rende l’idea proprio di una “pianta da curare e far rifiorire”.

Infine, il Sig. Domenico Pedone ha presentato il programma per domenica 29 ottobre, giorno in cui ci sarà la sinergia di ben 23 comuni. Ogni comune avrà un punto di incontro da cui partirà poi il corteo. A Scafati il raduno sarà a Piazza Vittorio Veneto. «Scafati però deve andare avanti nella battaglia e non fermarsi alla manifestazione». Non sono mancati i ringraziamenti al parroco Don Peppino, sensibile a queste tematiche.

Cosa si chiede

I cittadini chiedono ai Sindaci e alla Regione Campania l’ultimazione e la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie al disinquinamento del fiume Sarno, quali collettori e reti fognarie, messa a norma degli scarichi dei depuratori consortili, nonché qualsiasi atto efficace e risolutivo mirato al controllo degli scarichi illegali delle industrie, adottando un sistema di monitoraggio puntuale tra acqua in entrata e acqua reflua in uscita.

L’appuntamento dunque è per il 29 ottobre. “Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto.”