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Mamma, da grande voglio fare il lanciatore di coltelli

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Mamma, da grande voglio fare il lanciatore di coltelli

Vi siete mai chiesti a cosa potrebbe andare incontro un lanciatore di coltelli qualora colpisse inaspettatamente (e, se del caso, si spera involontariamente) la propria partner? In verità, fortunatamente, si tratta di ipotesi più uniche che rare, ma non si può sottovalutare la circostanza che un lancio sbagliato possa addirittura trasformarsi in un lancio mortale.

Nel caso in cui lo spettacolo si tramutasse in tragedia, il nostro sfortunato artista non avrà assolutamente vita facile, in quanto incorrerà nella c.d. colpa cosciente  (o “colpa per previsione”), la quale per l’appunto ricorre quando l’agente, pur non avendo voluto l’evento, ha agito con la sicura fiducia che lo stesso non si avvererà in virtù delle sue capacità.

Se è  vero che non si configurerà un delitto doloso (cioè l’evento è preveduto e voluto come conseguenza della propria azione), si tratterà comunque di un delitto colposo (per cui l’evento non è voluto ma si verifica a causa dell’ imprudenza, imperizia o negligenza dell’agente) come sancito dall’art. 43 c.p., ma ciò che andrà a peggiorare  la situazione del nostro lanciatore di coltelli (anche se non si raggiungerà mai la pena prevista per un delitto doloso), sarà proprio l’elemento della previsione, il quale andrà a realizzare una circostanza aggravante dello stesso delitto colposo(art. 61 n.3 c.p.),il che comporterà inevitabilmente un aumento della pena.

Il particolare caso della colpa cosciente è difficilmente distinguibile dal caso ben più grave del dolo eventuale: l’agente compie un’azione diretta ad uno scopo, la quale allo stesso tempo potrebbe comportare delle conseguenze ulteriori; il reo agisce in stato di perenne dubbio circa il verificarsi dell’evento successivo, ma accetta tale eventualità e tiene comunque quella condotta (mentre nell’ipotesi precedente l’agente  è sicuro che quell’evento non si verificherà).

Tipico caso di scuola è quello di Tizio che incendia un negozio per frodare l’assicurazione, sebbene fosse consapevole del fatto che il rogo potrebbe coinvolgere gli inquilini del piano superiore. La morte di questi ultimi sarà a lui imputabile a titolo di omicidio con dolo eventuale. In tal caso quindi il delitto è doloso, e la pena prevista, aumenta notevolmente: si pensi che, trattandosi di omicidio, non potrà essere  inferiore a 21 anni di reclusione( 575 c.p.), mentre per  l’omicidio colposo parliamo di un massimo di 5 anni (art 589 c.p.).

Si capisce quindi quanto per i giudici sia difficile inquadrare un caso concreto nella colpa cosciente o nel dolo eventuale: il reo ha avuto il profilo psicologico del lanciatore di coltelli (non voglio uccidere ma so che ciò non accadrà perché sono un professionista del mestiere) o dell’incendiario (sono a conoscenza del fatto che una mia azione può provocare la morte di una persona, ma agisco comunque) ???

Scegliere una delle due strade comporta conseguenze diverse (la pena  muta notevolmente ), e per far capire ancora di più la rilevanza che può assumere una determinata  vicenda, enunciamo, infine, il caso del marito che, benché consapevole di essere affetto dal virus dell’ HIV, ha rapporti sessuali non protetti con la moglie, la quale purtroppo era all’oscuro di tutto. La Cassazione si è trovata più volte a decidere su una questione del genere optando a volte per l’omicidio colposo aggravato, altre per l’omicidio volontario sotto il profilo del dolo eventuale, proprio perché bisogna verificare se il nostro libidinoso marito si sia determinato ad agire anche a costo di cagionare la morte della moglie o viceversa non abbia considerato l’evento come effettivamente realizzabile (fatale ignoranza), trattandosi così “solo” di una condotta “avventata” (e quindi colposa).

L’atteggiamento psicologico usato da una persona nel momento in cui compie un’azione ha, come si è potuto vedere, una valenza enorme. Anche se i casi trattati possono sembrare bizzarri (non vi darei torto) o comunque molto particolari, parliamo di profili che possono venire in rilievo al compimento di una qualsiasi azione, proprio perché anche un gesto quotidiano, potrebbe avere dei risvolti “bizzarri” o “molto particolari”. Come si suol dire, tutto può succedere!