Home Cronaca Malversazione ai danni dello Stato, sequestrati beni per 600.000 euro

Malversazione ai danni dello Stato, sequestrati beni per 600.000 euro

0
Malversazione ai danni dello Stato, sequestrati beni per 600.000 euro

Gli uomini della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito un sequestro preventivo per equivalente per il reato di malversazione a danno dello Stato

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Nocera Inferiore, per un valore complessivo di oltre 600 mila euro, nei confronti di D.C.G., rappresentante legale della “San Vincenzo” – società cooperativa con sede a Mercato San Severino, attiva nel settore delle costruzioni edilizie – e di due consorziate al medesimo riconducibili, per il reato di Malversazione a danno dello Stato.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e condotte dai Finanzieri del Gruppo di Salerno, hanno avuto origine dalla denuncia presentata da un appartenente alle forze dell’ordine riguardante presunte irregolarità nelle procedure di locazione di alcuni immobili precedentemente realizzati dalla cooperativa. Nello specifico, era emerso che la società aveva ottenuto dallo Stato un finanziamento a fondo perduto di 623 mila euro destinato alla realizzazione di 30 alloggi di edilizia agevolata, con vincolo di locazione ad appartenenti a forze di polizia a canone calmierato e proporzionato al contributo erogato.

In particolare, detti alloggi, realizzati in una zona a limitato regime di edificabilità, venivano costruiti in deroga ai parametri generali in ragione della normativa prevista dal codice antimafia (d.lgs. 159/2001), per essere concessi in affitto, per un periodo di 22 anni, in favore di dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.

Le attività svolte dalle Fiamme Gialle di Salerno su delega della Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare che nel corso degli anni D.C.G. attivava le procedure di sfratto nei confronti dei conduttori degli immobili che legittimamente pretendevano di pagare un canone calmierato e che nonostante 6 alloggi fossero stati liberati a seguito di assegnazione precedentemente avvenuta tramite la procedura prefettizia prevista per legge, non erano stati assegnati agli aventi diritto bensì a soggetti che non avevano partecipato alle procedure di selezione pubblica.
I militari della Guardia di Finanza, inoltre, esaminando la copiosa documentazione
acquisita presso la Prefettura di Salerno ed il Comune di Mercato San Severino, confrontata con gli elementi emersi nel corso delle informazioni testimoniali raccolte dagli inquilini degli immobili, hanno scoperto che dal 2010, per tutti gli appartamenti, l’importo del canone di locazione era sempre determinato a partire dal prezzo di costruzione degli alloggi al lordo del contributo statale ricevuto, contrariamente a quanto previsto dalla normativa di riferimento secondo la quale il canone deve essere determinato al netto del finanziamento ottenuto per la realizzazione del programma edilizio.

In questo modo, il canone di locazione mensile applicato agli aventi diritto, incassato dalla cooperativa, è risultato notevolmente gonfiato rispetto a quello agevolato, con una differenza di oltre il 50% rispetto al dovuto. Nel corso dell’indagine, una funzionaria del Comune di Mercato San Severino era intervenuta per agire in autotutela amministrativa, onde far osservare al D.C.G. le condizioni impostegli a lege.

In ragione di ciò, il D.C.G. – nel tentativo di sviare l’attenzione degli investigatori dalle proprie responsabilità – aveva presentato, presso questa Procura della Repubblica, un esposto nei confronti di detta funzionaria comunale accusandola di essere indebitamente intervenuta nelle procedure di assegnazione degli alloggi, accuse poi rivelatesi assolutamente prive di fondamento, per cui il D.C.G. dovrà rispondere anche del reato di calunnia. Il provvedimento cautelare, adottato a garanzia del recupero delle somme illecitamente incassate dalla società San Vincenzo, ha portato al sequestro di immobili e somme di denaro per complessivi 620 mila euro.