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Maltempo, disagi e danni: le riflessioni di Scafati in MoVimento

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Maltempo, disagi e danni: le riflessioni di Scafati in MoVimento

Gli attivisti dell’associazione Scafati in MoVimento riflettono sui gravi disagi e danni causati al territorio e ai cittadini dal maltempo

Apocalisse d’acqua in città, l’associazione Scafati in MoVimento parla dei danni e disagi provocati dal maltempo. “Se è vero che siamo stati tristemente abituati nel corso degli anni a vedere le strade della nostra città simili a fiumi in piena dopo un acquazzone, c’è da dire che quello che è successo ieri ha dell’inverosimile. L’inesistente cura e manutenzione delle sedi stradali, dei tombini, delle caditoie e delle fogne che già erano pecca dell’ex amministrazione, continuano anche ora”.

Ovviamente, questo, aggiunto agli sconvolgimenti climatici che rendono il meteo sempre più imprevedibile e violento ed una protezione civile poco incisiva e spesso superficiale, porta ai risultati che tutti hanno constatato. Inoltre, un altro motivo di indignazione è la mancata, o molto approssimativa, verifica dei danni agli edifici scolastici. Infatti, in molti casi i cittadini hanno segnalato delle criticità addirittura nei punti di ingresso degli alunni ai plessi.

Nonostante ciò i commissari hanno lasciato che le scuole fossero aperte, anche dopo le innumerevoli segnalazioni di disagio presentategli a causa di alberi sradicati dal vento e caduti. Per quanto riguarda il cimitero, invece, non è stata prestata attenzione alle condizioni in cui si trovava. Questo anche in vista della maggiore affluenza dei prossimi giorni.

Il problema sicurezza

“Eppure il problema sicurezza lo abbiamo più volte segnalato con protocolli ed incontri, alla quale hanno partecipato anche i nostri portavoce: la deputata Virginia Villani, la senatrice Luisa Angrisani e il Sottosegretario Andrea Cioffi. Incontri dove i commissari promettevano un interessamento alle problematiche citate. Ciliegina sulla torta di una situazione già grottesca, è la chiusura dell’area mercato in ritardo e senza l’individuazione di una zona alternativa per consentire agli esercenti di svolgere comunque la loro attività. Queste le considerazioni degli attivisti in merito alla questione.

“L’inverno è ancora lungo, ci aspettiamo si prenda atto delle nostre indicazioni. Questo per non portare all’esasperazione una comunità che, d’estate come d’inverno, si trova privata del diritto di vivere la propria città. Vorremmo scrivere almeno una volta che a Scafati lo Stato abbia fatto sentire la sua presenza. Ancora una volta, invece, dobbiamo rimarcare la totale assenza delle istituzioni. Così conclude l’associazione.