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Madoka Magica, pronti a stringere un patto?

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Madoka Magica, pronti a stringere un patto?

Puella Magi Madoka Magica nasce inizialmente come anime (2011), ma visto il grande successo ne viene creato il manga, anzi i manga. Ebbene sì, esiste più di una serie!

Tre serie, parallele tra loro, ci presentano una versione alternativa, partendo dalla trama originale (Puella Magi Oriko Magica), uno spin-off (Puella Magica Kozumi Magica- The Innocent Malice) e la versione principale, che è tratta dall’omonimo anime. Le tre differenti serie vengono pubblicate quasi contemporaneamente così in madrepatria come in Italia (tuttora in corso).

“Fa un patto con me… e diventa una Puella Magi!”

Questa (all’ apparenza) innocente proposta ci accoglie aprendo il primo volume della serie (quella originale, Puella Magi Madoka Magica). A formulare tale proposta è una carinissima creatura di nome Kyubey (nel primo volume in Italia ci viene presentato come QB a causa di una traslitterazione erronea), che piomba nella tranquilla vita di Madoka e Sayaka. Il magico animaletto si offre di esaudire un qualsiasi desiderio, semplicemente stringendo un patto che donerà alle nostre piccole protagoniste i poteri di combattere le streghe: clausola del contratto, quindi, è diventare una Puella Magi e combattere per l’umanità. Ogni cosa, però, ha il suo prezzo….

Se vi aspettate uno shojo (manga dedicato al pubblico femminile), che trasudi frivolezze da tutti i pori, beh, avete sbagliato manga! La storia non ci pone di fronte a delle paladine della giustizia- studentesse che lottano per difendere il mondo dal male. Anche se “le uniformi” delle guerriere fanno pensare a qualcosa come Card Raptor Sakura o Salior Moon che hanno accompagnato la nostra infanzia (ovviamente parlo delle versioni “molto più che censurate” che ci rifilava la Mediaset all’epoca…), non è esattamente tutto “rose e fiori” quello su cui la storia si basa.

Caratteristica principale della protagonista (Madoka) è quella che potremmo definire “la più totale normalità” (e fin qui nulla di nuovo…).
La storia va avanti per un po’ con Madoka eterna indecisa e Kyubey che continua a ricordarle del patto, con Homura (una misteriosa Puella Magi), decisa più che mai ad uccidere Kuybey a inizio maga e di tenerlo lontano dalle due protagoniste, Madoka e Sayaka. Come andrà a finire? Chi vincerà? Kuybey o Homura? Il patto verrà stretto o l’offerta declinata? Ma la ragazza si sente protetta nella sua normalità e potremmo dire che ha paura di abbandonarla per andare a combattere i “cattivi”. Paura alimentata anche e soprattutto dalla terribile morte che le si profila davanti agli occhi praticamente già nelle prime pagine; vedere la morte di una Puella Magica le fa capire che questo non è uno scherzo, che qui non si gioca… qui si muore! È questa la novità della storia, per una volta quelle che dovrebbero essere le paladine della giustizia hanno paura, la morte è onnipresente e ci viene profilata la realtà nuda e cruda, esattamente com’è.

Tipico del manga, come già detto, è l’ indecisione. Un’ indecisione che ci porta alla scoperta del personaggio principale, di Madoka, una ragazza comune posta davanti ad una scelta difficile. Sembra, infatti, lei voglia stringere il patto per aiutare l’ umanità, ma allo stesso tempo ha paura di non essere forte abbastanza e non trova un valido desiderio da esprimere. C’è dunque un certo velo di egoismo non indifferente dietro la scelta di diventare Puella Magi, ma  per cosa vale la pena anche di morire? Cosa c’è di così importante nella nostra vita per cui sacrificarsi? Per cosa accettereste una morte atroce?

 E poi c’è Homura… perché vuole uccidere Kuybey? Cos’è successo per aver fatto pentire a tal punto la ragazza di aver stretto il patto? Forse la graziosa creatura non è stata del tutto sincera? Cosa nasconde dietro quegli occhietti dolci?

I disegni, i discorsi e i personaggi restano comunque molto fedeli al genere shojo, ma cio che non è banale, è la storia.

A questo punto resta solo una domanda: sareste pronti a stringere un patto? E se si, per cosa? E’ questo lo spunto offertoci dal manga, guardare in noi stessi e cercare se e per cosa si è pronti ad arrivare a qualunque compromesso, perché infondo scopo di ogni manga/anime, come di ogni opera, è proprio offrirci una chiave per guardare dentro noi stessi e, magari, scoprire qualcosa di nuovo.