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Coledoscopia, intervento innovativo al “Fucito” di San Severino

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Coledoscopia, intervento innovativo al “Fucito” di San Severino

Un’operazione necessaria per risolvere delle problematiche che possono insorgere dopo un trapianto al fegato. Complimenti all’equipe del “Fucito” di Mercato San Severino

Un trapiantato epatico, di Salerno, operato a Pisa, è stato successivamente trattato con coledocoscopia e protesi, dall’equipe del dottore Attilio Maurano, presso l’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino.

L’intervento innovativo, ultimato con successo dal dottore Claudio Zulli, con la supervisione del dottore Maurano, è stato necessario per risolvere delle  problematiche che possono insorgere dopo un trapianto al fegato, e dopo che nello specifico, il fegato del donatore, viene attaccato alla via biliare, che fa da collegamento all’intestino del trapiantato. Questa procedura, nel tempo, da origine a restringimenti, causati da esiti cicatriziali del trapianto, per cui la bile ha un impedimento a fuoriuscire dal fegato. Per risolvere questa condizione, i medici del Fucito, hanno esplorato la via biliare del paziente, con un endoscopio di 3 millimetri, allargando in seguito la suddetta cicatrice e posizionando al suo interno, un tubicino o protesi di plastica per far sì che la bile possa tornare a defluire verso l’intestino.

L’intervento, del soggetto trapiantato, è stato svolto previa anestesia generale dello stesso, con l’ausilio di accessoristica all’avanguardia e con l’esperienza necessaria per poterla utilizzare. “Sarebbe interessante e incoraggiante far sapere ai Salernitani che questi interventi si possono fare anche nel nostro ospedale, punto di riferimento per l’ alta specializzazione e competenza che lo contraddistinguono” – ha dichiarato il dottore Maurano, che riceve insieme alla sua equipe, i complimenti della Direzione Generale, Amministrativa e Sanitaria dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.