Home Prima Pagina Lotito a Zerottonove: “Deluso da questi tifosi. L’allestimento della squadra dipenderà da loro”

Lotito a Zerottonove: “Deluso da questi tifosi. L’allestimento della squadra dipenderà da loro”

0
Lotito a Zerottonove: “Deluso da questi tifosi. L’allestimento della squadra dipenderà da loro”

Due trofei nel giro di 24 ore per Claudio Lotito. All’indomani del trionfo in Coppa Italia con la Lazio e reduce dalla Supercoppa di Seconda Divisione festeggiata sabato a Salerno, il co-proprietario della Salernitana si concede ai microfoni di Zerottonove, proiettandosi nell’immediato futuro della società granata. Il patron riconferma virtualmente Perrone anche per l’anno prossimo, ma non risparmia le solite stoccate alla tifoseria, dalla quale – dice – dipenderanno le scelte della società.

 

Presidente, che sapore ha sollevare due coppe nell’arco di poco più di 24 ore?
È il coronamento di una stagione in cui abbiamo intrapreso un tipo di politica che ha portato i suoi frutti.

Da presidente, ma soprattutto da imprenditore, che significato ha per lei aver concluso questa stagione stravincendo un campionato a Salerno e imprimendo un’importante svolta alla stagione della Lazio?
Il percorso intrapreso in controtendenza col sistema di fare calcio basato sull’assioma “più spendi, più vinci” corrisponde alla mia filosofia e sta portando a risultati importanti anche dal punto di vista sportivo. Quando accusavo il vecchio sistema, insistendo sulla necessità di investire non solo sui valori economici, ma soprattutto su quelli morali, oltre che tecnici, tutti mi criticavano. Oggi questa scelta si sta dimostrando vincente.

Venendo ai fatti di casa granata, sabato suo cognato ha detto che squadra che vince non si cambia. È della stessa opinione?
Adesso ci porremo il problema di che tipo di squadra vorremo allestire: una squadra per vincere o per mantenere la categoria. Nel primo caso faremo le nostre valutazioni, chiaramente partendo dalla struttura che abbiamo, in linea col presupposto per cui squadra che vince non si cambia, e inserendo in determinati ruoli alcune figure che possano accrescere le potenzialità di questa squadra.

Stesso discorso vale anche per l’allenatore?
Ad oggi Perrone ha fatto bene e ricominciare di nuovo da capo sarebbe sbagliato. A breve parleremo con lui, quindi non c’è alcun tipo di problema.

Da cosa dipenderà il tipo di squadra che andrete ad allestire per il prossimo campionato?
Chiaramente dal numero di spettatori che verranno allo stadio. Ribadisco quanto detto tempo fa: se non ci saranno almeno 10.000 spettatori non allestiremo una squadra per vincere.

In questo momento ci sono, a suo avviso, possibilità di rivedere Mancini con la maglia granata anche l’anno prossimo?
Se dovremo allestire una squadra competitiva, ci metteremo sul mercato per trovare una soluzione, partendo innanzitutto da quelli che ci sono già. In un discorso di riconferma dell’ossatura di quest’anno, rientra chiaramente anche Mancini, ma non è che possiamo far dipendere tutta la stagione da una sola persona… A me interessa che lui, così come tutti i giocatori della Salernitana, abbia la possibilità di fare una scelta.

Si aspettava un’accoglienza più calorosa da parte della tifoseria quando è andato a festeggiare la Supercoppa sotto la curva?
A me interessa solo che le persone siano presenti allo stadio, il resto non mi crea alcun problema.

È rimasto nuovamente deluso dei soli 3343 paganti di sabato scorso?
Molto più deluso, anche perché la Supercoppa rappresentava il primo trofeo della storia della Salernitana e meritava molto di più di un pubblico così esiguo.

In conclusione, volendo avventurarci in piacevoli voli pindarici, ritiene che le immagini di giubilo viste ieri all’Olimpico per la conquista di un titolo importante sarebbero potenzialmente ripetibili anche a Salerno?
Tutto verte su una progettualità e finora abbiamo sempre raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Come si suol dire, si tratta di capire quello che vogliamo fare da grandi…