Finale burrascoso per il concorso “Viaggio attraverso la Ceramica”, manifestazione culturale presieduta dal celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi. Lite furibonda al Comune di Vietri
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Un finale inaspettato ha travolto tutti gli spettatori, accorsi in massa, alla cerimonia di premiazione del concorso “Viaggio attraverso la ceramica”, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Vietri Sul Mare in sinergia con un direttore artistico d’eccezione, il professore Vittorio Sgarbi ed un comitato scientifico specializzato, composto da Lamberto Fabbri, Arturo Schwarz ed Emilio Mazzoli.
Un “Viaggio” che ha coinvolto le più disparate personalità del mondo della ceramica italiana, al fine di delineare lo stato attuale dell’arte ceramica, attraverso una competizione a colpi di capacità tecniche e creatività.
Dopo un lungo periodo di esposizione al pubblico, dal 22 Dicembre al 17 Gennaio, le opere in concorso sono state sottoposte al giudizio di una commissione guidata dalle rinomate competenze artistiche di Vittorio Sgarbi e composta da Lamberto Fabbri, Emilio Mazzoli, Arturo Schwartz e il rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti.
Tale commissione ha decretato vincitori del Primo Premio della rassegna: Massimo Mariano e Danilo Melandri. Un ex aequo è stato sancito anche per il secondo e per il terzo posto, dove sono stati premiati anche due cittadini vietresi: Francesco Raimondi per il terzo posto e Lucio Liguori per quanto riguarda il secondo posto.
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Il clima gioviale e festoso della prima parte della premiazione si è purtroppo mutato in uno scontro animato in una seconda fase, in cui il giornalista Vito Pinto, mosso da dubbi e perplessità sui risultati della manifestazione, ha esordito con un’affermazione che ha arroventato l’atmosfera in un batter d’occhio:- «E’ avvilente».
Da qui, una serie di botta e risposta, dapprima tra il giornalista e il primo cittadino di Vietri, Francesco Benincasa, successivamente tra Pinto e l’Onorevole Vittorio Sgarbi e infine un ultimo acceso scambio di battute con il Sindaco Benincasa, il tutto sotto gli occhi increduli degli spettatori.
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